Conte minaccia la chiusura dell’Italia: “Alternativa alle 3 fasce è il lockdown generale”


Giuseppe Conte minaccia un nuovo lockdown generalizzato in tutta l’Italia. Il messaggio del premier è tuttavia indirizzato non ai cittadini, ma ai presidenti delle Regioni che in queste ore stanno mettendo in discussione la ripartizione del Paese secondo le tre fasce, gialla arancione e rossa – critiche mosse quando nei mesi scorsi nessuno aveva palesato rimostranze.

Il presidente ha parlato in una intervista al Corriere della Sera, dove ha affermato: “Nessuno ha mai messo in discussione, prima di adesso, questo meccanismo e rifiutarlo significa portare il Paese a sbattere contro un nuovo lockdown generalizzato. I cittadini della Lombardia, del Piemonte, della Valle d’Aosta, della Calabria, non ne trarrebbero nessun beneficio. Senza contare l’ingiustizia di imporre lo stesso regime di misure che stiamo applicando alle Regioni rosse anche a cittadini che vivono in territori in condizioni meno critiche”.

Un ruolo importante all’interno della discussione lo sta giocando però la Campania, rientrata a sorpresa all’interno della zona gialla. Si è passati da un Vincenzo De Luca sull’orlo di imporre un lockdown come quello di primavera, all’inclusione nella fascia considerata attualmente a minore rischio. Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, si è lamentato del fatto che a Napoli le pizzerie possono restare aperte, ma non a Torino. Conte risponde: “Il monitoraggio non si ferma solo a considerare la velocità di trasmissione del contagio, ma tiene conto di ben 21 parametri che riassumono la condizione di rischio dell’intero territorio, con particolare riguardo allo stress prodotto sui servizi sanitari. Perché una regione meno sofferente dovrebbe subire le medesime restrizioni applicate a una regione più sofferente?”.

Molti, adesso, ragionano in vista del Natale. Dopo una Pasqua piuttosto triste, dove i cittadini sono stati a casa proprio nella stagione primaverile, quella della rinascita, la speranza è che la stessa cosa non accada a Natale. In ogni caso non saranno feste normali: “Non immagino feste natalizie con baci e abbracci, cenoni e tombolate. Spero ci guadagneremo un po’ di serenità e che l’economia potrà marciare a pieno regime”.


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