Nonostante in Campania non tutte le attività siano chiuse per decreto (a differenza del primo lockdown di marzo), diverse famiglie sono in difficoltà economica. Non bastano gli aiuti promessi da Conte nel decreto ristori e molti Comuni cercano di arginare il problema con iniziative personali. E’ il caso di Castellammare di Stabia che ha lanciato ‘il carrello solidale’, prodotti a lunga conservazione lasciati fuori ai supermercati per chi ne ha bisogno.
Ora è il sindaco di Ottaviano, Luca Capasso, a lanciare una proposta: creare un maxi-fondo di solidarietà per la Campania da destinare agli esercizi commerciali colpiti dalla crisi economica dovuta all’emergenza sanitaria e a chi è senza lavoro. Come spiegato dal primo cittadino, che ha anche scritto una lettera al governatore De Luca, questo fondo si verrebbe a creare grazie al contributo volontario di politici, privati e dipendenti pubblici che quindi hanno uno stipendio fisso e possibilità economiche.
“E’ un fondo realizzato con un contributo volontario dei dipendenti pubblici (esclusi medici, personale sanitario e forze dell’ordine), dei consiglieri regionali, dei parlamentari eletti in Campania e dei sindaci della Regione, oltre che di eventuali privati che vorranno contribuire. Possiamo arrivare a raccogliere tra i 15 e i 20 milioni, con il contributo dei politici e di coloro i quali stanno lavorando e prendendo lo stipendio: useremo questi soldi per ristorare chi è in difficoltà e, successivamente, si potrà pensare ad un lockdown totale per tutta la Regione”.
Il sindaco di Ottaviano, come si legge nel comunicato, ha fatto qualche calcolo: i dipendenti pubblici in Campania sono circa 200mila, ognuno di loro potrebbe contribuire con 60 euro a testa in media. Ovviamente il contributo cambierebbe a seconda dello stipendio netto che ognuno riceve. I sindaci, invece, dovrebbero contribuire con 500 euro in media, anche in questo caso il contributo cambierebbe a seconda dell’indennità che ricevono i sindaci. I consiglieri regionali, invece, dovrebbero contribuire con 3000 euro e i parlamentari (89 in tutto tra deputati e senatori) con 5000 euro.
Questo contributo di solidarietà non sarebbe fisso come spiega il sindaco Capasso:
“E’ un contributo una tantum che ci permetterebbe di mettere da parte un fondo di solidarietà per chi sta peggio di noi: penso ai ristoratori, ai titolari di bar, a chi non ha un lavoro. Questa crisi economica è terribile, ma allo stesso tempo abbiamo l’esigenza di chiudere tutto per qualche giorno e far scendere la curva del contagio: con questi soldi potremmo farlo, faccio appello a De Luca affinché prenda in seria considerazione la mia proposta e, se lo ritiene opportuno, la migliori o la cambi come meglio crede. Si tratta di un contributo volontario, ma se una istituzione come quella regionale decidesse di promuoverla le adesioni sarebbero sicuramente molte”.
Un appello che era stato lanciato anche dal ministro degli esteri Di Maio ma che era rimasto inascoltato.