Da poco annunciata la zona rossa in Campania e a Napoli è già in corso una protesta. I manifestanti si sono riuniti a Piazza Plebiscito, ancora una volta per rivendicare il proprio diritto al lavoro, oltre alla necessità di ricorrere ad interventi sociali e ristori.
CAMPANIA ZONA ROSSA: COSA CAMBIA
Con il progressivo aumento dei contagi e una sanità praticamente al collasso, per la Campania sono state prese misure drastiche. Saranno vietati gli spostamenti, chiusi i negozi e limitata l’attività dei restanti esercizi commerciali. Cosa che ha spinto i cittadini a scendere in piazza.
Il luogo culmine della protesta è stato presidiato da un imponente schieramento di forze dell’ordine. Tanti gli striscioni sbandierati dai manifestanti: alcuni chiedono aiuti, altri rivendicano la non chiusura dell’ospedale San Gennaro.
Motivazioni simili a quelle che avevano spinto migliaia di persone a riversarsi per le strade di Napoli, a seguito dell’annuncio del Presidente De Luca relativo alla probabilità di indire un lockdown. Adesso quella paura è concreta, a breve sarà firmata l’ordinanza che collocherà la nostra regione tra quelle più a rischio.
Lavoratori, precari, disoccupati si sono riuniti ancora una volta per porsi contro tale chiusura. Ciò non tanto per le limitazioni imposte quanto per la mancanza di sostegni concreti. Nessuno sottovaluta l’emergenza sanitaria ma, prima di assumere rigide decisioni, bisogna offrire un supporto reale a chi, in queste condizioni, non riuscirà comunque ad andare avanti.
A Napoli la protesta verte anche sul fattore sanitario, a partire dai costi esorbitanti dei tamponi così come l’impossibilità da parte di alcuni pazienti di potersi curare. Insomma, la zona rossa in Campania ha scatenato il popolo, che, riunitosi in protesta a Napoli, fa sentire ancora una volta la propria disperazione.