Test antigenico, il prof. avverte: “Non funziona. Non manderei mio figlio a scuola”
Nov 19, 2020 - Francesco Pipitone
La Campania si appresta a riaprire le scuole, ed in previsione del ritorno in classe degli alunni e del personale sia docente che non docente ha predisposto la possibilità di sottoporsi a tampone antigenico. Si tratta di un cosiddetto test rapido, meno preciso rispetto a un tampone nasofaringeo proprio per le sue caratteristiche. Secondo alcuni scienziati, tuttavia, la sua affidabilità sarebbe addirittura così scarsa da renderlo inadeguato. Tra costoro c’è il professore Giuseppe Castaldo, responsabile della Diagnostica molecolare del Ceinge, che in una intervista a Repubblica ha affermato: “Sulla base del solo test antigenico io non manderei mio figlio a scuola, se ne avessi uno in età scolare e temessi che un suo compagno di classe è positivo”.
Test antigenico : “Inaffidabile”
L’affidabilità del test antigenico sarebbe infatti di appena il 30%, ossia su dieci positivi al Covid-19 accertati con tampone naso faringeo soltanto 3 escono positivi al test antigenico, mentre gli altri 7 risultano negativi. Una criticità che dipende soprattutto dai casi asintomatici, nei quali la carica virale è bassa e dunque il test antigenico non riesce a percepirla.
“Un bambino mandato a scuola basandosi esclusivamente sull’esito del test antigenico è un’arma impropria”, continua il professor Giuseppe Castaldo, il quale aggiunge: “Piuttosto che mandare mio figlio a scuola, basandomi solo sul test antigenico, lo terrei a casa per tutto l’anno. A meno che non si affianca questo tipo di esame alla storia clinica del paziente, redatta dal pediatra. Che certifichi, ad esempio, che il bambino non è stato a contatto con soggetti positivi, che non è andato in palestra, che non ha avuto occasioni che lo hanno esposto al rischio”.
Per fare ciò è tuttavia necessario un buon livello di tracciamenti, che – come sappiamo – sono saltati. Ciò significa la scuola dovrebbe riaprire soltanto a patto che vengano fatti tamponi naso faringei a tappeto, scenario piuttosto irrealistico, oppure quelli molecolari che secondo Castaldo funzionano bene: “L’unico test rapido che dimostra di funzionare bene è quello molecolare. In 15-20 minuti si ha il risultato. Ed è attendibile”. Il costo è di nove euro, dunque abbastanza sostenibile.
Sulla base di questa intervista viene da chiedersi quindi perché la Campania abbia optato per i test antigenici, o meglio, perché gli scienziati ed i consulenti non abbiano informato il governo regionale che si tratta di test sui quali non può fondarsi la riapertura delle scuole, un tema che sta particolare a cuore al presidente Vincenzo De Luca.