Il Prefetto di Napoli Marco Valentini ha dichiarato in una recente intervista che vedere persone in strada non lo sorprende, date le misure meno restrittive della zona rossa rispetto al totale lockdown di marzo e aprile. Nonostante ciò però è importante effettuare controlli per evitare ulteriori contagi.
Ancora una volta è il web a far discutere i cittadini. Le immagini relative alla città di Napoli, come spesso capita, hanno lasciano intendere che i partenopei non stiano rispettando le regole. Non è così. Se ci sono cittadini in strada è solo perché ciò è consentito dalle misure restrittive non troppo stringenti.
Molte attività commerciali infatti rimangono aperte e ciò consente ai napoletani di uscire per fare spese. “I napoletani non sono disobbedienti, non più del resto degli italiani” ha dichiarato il Prefetto di Napoli riferendosi alla zona rossa nell’intervista del Corriere del Mezzogiorno ad opera di Anna Paola Merone.
Questo però non significa che si possa abbassare la guardia. Si può uscire per svariati motivi, è vero, sempre portando con sé l’autocertificazione, ma bisogna comunque limitare il passaggio in strada per evitare nuovi contagi. Inoltre bisogna sempre stare attenti a rispettare le tre piccole norme che ci ripetiamo da mesi. Lavarsi le mani spesso, usare la mascherina e la distanza sociale.
“Ho visto le immagini e ho notato le persone in strada, ma non sono sorpreso. In realtà le regole della zona rossa di questo periodo sono meno restrittive di quelle che erano in vigore a marzo e ad aprile: ci sono più negozi aperti e tante attività che proseguono anche in regime di lockdown. Dunque è ragionevole aspettarsi che la città non sia del tutto deserta come qualche mese fa.
Dunque non parlerei di disobbedienza. Poi, certo, psicologicamente più passa il tempo, minore è l’allarme e la paura. Si avverte qualche cedimento, una tensione meno forte. Nei giorni di domenica, lunedì e martedì sono state controllate quasi 13mila persone ed elevate 369 sanzioni. Gli esercizi commerciali passati al vaglio sono 775. Controlli in base ai quali sono state chiuse due attività e sono stati sanzionati e denunciati sessantatré titolari.”