Covid-19, Arpaia piange la scomparsa di Michele: “Non si può morire a 36 anni”


Il Covid-19 conta un’altra vittima: si tratta di Michele Izzo, 36enne di Arpaia, in provincia di Benevento. Una morte che sconvolge e che, allo stesso tempo, fa riflettere. A darne annuncio il sindaco Pasquale Fucci e Don Liberato Maglione. Numerosi i messaggi di cordoglio sui social.

“Non si può morire a 36 anni. Sono senza parole. Il Covid-19 ha portato via il carissimo Michele Izzo. Dio lo abbia in paradiso. La sua sposa con i figli, i genitori, i familiari tutti, possano avere tanta forza per rialzarsi” – scrive Don Liberato.

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Ricorda poi il giovane: “Michele, l’amico di tutti. L’uomo dell’allegria, accoglienza, generosità, altruismo, della festa. La sua voce era un megafono. Ricordo il giorno del suo matrimonio. Grazie per il tuo grande cuore. Se ne va come Gesù, avvolto in un lenzuolo. Preghiamo per la sua anima.”

Anche il primo cittadino, addolorato per la tragica perdita, ha voluto omaggiare Michele: “La tua comunità piange il vuoto della tua assenza. Ci mancheranno la bontà, la generosità, l’allegria che ci hai donato durante la tua breve e intensa vita. Vivrai per sempre nei nostri ricordi. Tu continua ad amarci.”

L’amministrazione comunale, inoltre, annuncia: “Si avvisano tutte le persone che vogliono porgere l’ultimo saluto a Michele prima del sacro rito della sepoltura che, domattina, il carro funebre attraverserà la via principale del paese, alle ore 10:30 circa.”

Nel rispetto delle restrizioni imposte dal Covid-19, Un modo per accompagnare Michele Izzo nel suo ultimo viaggio, a seguito della tragica e prematura scomparsa causata dal Covid-19.


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