Sono stati resi noti i risultati preliminari dell’autopsia sul corpo di Diego Armando Maradona. A riportarli è “Clarìn” il più importante quotidiano argentino che, per primo, ha dato notizia della sua morte.
L’esame autoptico è stato eseguito tra le 19:30 e le 22:00 all’ospedale San Fernando. I familiari del Pibe avevano chiesto al personale di accedere senza cellulari per evitare l’eventuale circolazione online delle foto.
Secondo il rapporto le cause del decesso si legherebbero a “insufficienza cardiaca acuta in paziente con cardiomiopatia dilatativa”. Osserva, inoltre, che tale insufficienza sia stata generata da un “edema polmonare acuto”. Il procuratore generale di San Isidro, John Broyard, aveva già anticipato che gli esami preliminari avevano escluso “ogni segno di criminalità e violenza.”
L’ultima persona ad averlo visto in vita è suo nipote, Jonatan Espòsito, figlio della sorella. Già nei giorni scorsi familiari e conoscenti raccontando di averlo visto “molto ansioso e nervoso”. Così era nata l’idea di trasferirlo a Cuba per la sua riabilitazione.
Eppure, Maradona non ce l’ha fatta. Già nelle settimane scorse il “Dio del calcio” era stato messo a dura prova da un’operazione al cervello, a cui era stato sottoposto a causa di un ematoma subdurale. Il mondo aveva tirato un sospiro di sollievo alla notizia della sua progressiva ripresa. Ieri, però, è giunta notizia del suo decesso che, stando ai risultati dell’autopsia sul corpo di Maradona, sarebbe stato causato da insufficienza cardiaca.