Si attendeva da tempo la riapertura della spiaggia di Cava dell’Isola a Forio eppure, come testimonia Francesco Emilio Borrelli, l’intera faccenda si è trasformata in un vero e proprio flop. La colpa sembra essere riconducibile alle scelte, piuttosto approssimative, dell’amministrazione comunale che, per mettere in sicurezza il tratto di spiaggia, si è affidata ai consigli del geologo Saverio Toma.
Le condizioni in cui versava il tratto di costa erano oggettivamente preoccupanti e da tempo si era alla ricerca di una soluzione efficace che preservasse l’incolumità dei cittadini, restituendo nuova vita ad una delle spiagge più belle della Campania. L’esperto Toma aveva così proposto la realizzazione di una palizzata composta da pali di ferro, posizionati a distanza di un paio di metri l’uno dall’altro, sui quali sistemare una rete elettrosaldata, in questo modo si sarebbero potuti contenere eventuali crolli e distacchi rocciosi.
Palizzata realizzata. Problema risolto. Almeno così sembra. Ed invece il problema persiste, perché quel fantastico tratto di costa, motivo di vanto per Napoli e dintorni, è sparito lasciando il posto ad uno scenario triste e deprimente. La riapertura della spiaggia è stata disertata dai bagnanti.
Francesco Emilio Borrelli dei Verdi ha spiegato ai microfoni di teleischia: “La spiaggia, sembra oramai più un ghetto che un lido e l’inferriata si presenta arrugginita e con ferri sporgenti pericolosi contro i quali non è da escludere che qualche bagnante possa farsi male. Questa mostruosa palizzata è servita a far lavare la coscienza a chi per anni si è disinteressato del lido o addirittura a chi spera di prenderlo in gestione privatizzandolo. Noi ci batteremo per impedire ciò. Intanto però questa riapertura è stata davvero triste e la scarsa presenza di bagnanti potrebbe prefigurare una defezione estiva della maggioranza di coloro che abitualmente la frequentavano per protesta contro la recinzione voluta dal comune di Forio e lo snaturamento dello storico lido frequentato da anni da migliaia di giovani e turisti. Sono stati capaci di trasformarla da un luogo di gioia ad una landa semi deserta e orrenda. Quella che è apparso sabato agli occhi dei cittadini è un nuovo e orrendo ecomostro. Una sorta di mostruoso ghetto-pollaio per bagnanti di serie b. Il Sindaco ed il geologo Toma sono tanto attenti alla morfologia del costone deturpato ma non nei confronti di quelle che noi riteniamo orrende edificazioni sorte negli anni”.