Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha presentato al Parlamento il piano vaccini anti covid parlando anche del prossimo Dpcm di Natale.
“I sacrifici sono tanti ma senza questi non potremmo abbassare la curva dei contagi e non potremmo abbassare la pressione sugli ospedali.
Le misure che abbiamo adottato danno i primi incoraggianti risultati, l’ Rt si è abbassato in 4 settimane da 1,7 a 1,4 a 1,2 e infine 1,08, molto presto passeremo sotto l’1.
C’è bisogno di altre settimane di sacrifici. Attenzione a non scambiare un primo raggio di sole in un pericolo finito, l’onda resta molto alta e la nostra navigazione è dura. Non abbassiamo la guardia altrimenti la terza ondata è dietro l’angolo.
Che non si ripetano gli stessi errori di quest’estate. La convivenza con il virus sino al vaccino è destinata al fallimento senza rigore, senza limitazione degli spostamenti e senza regole. La classificazione delle regioni per scenario e indice di rischio sta funzionando, ci consente di agire rapidamente al variare delle condizioni epidemiologiche. Le regioni tendono verso il giallo ma, abbiamo già misure più restrittive in caso aumenteranno i contagi“.
Il ministro Speranza ha poi presentato il piano vaccini: “Dopo mesi difficili il messaggio è di ragionata fiducia, dentro la tempesta finalmente vediamo un approdo , da gennaio avremo i primi vaccini e progressivamente un numero sempre più altro di italiani. Siamo stati i primi in Europa con Germania, Francia e Olanda per un piano europeo di vaccini.
Nessun vaccino, al momento, è stato approvato né in Europa né in America ma gli studi sono molto avanzati. Non è intenzione del Governo disporre l’obbligatorietà, dipenderà dal consenso dei cittadini durante il periodo, serve il contributo di tutti.
L’acquisto del vaccino sarà centralizzato e sarà somministrato gratuitamente a tutti gli italiani. Sono circa 202 milioni le dosi di vaccino che avremo a disposizione, 2 dosi per ciascuna vaccinazione in breve tempo.
Le prime persone da vaccinare saranno operatori sanitari e socio sanitari, residenti e personale delle residenze per anziani, persone in età avanzata“.