Anche a Marano nasce il tampone sospeso. Sta prendendo forma il progetto benefico “Tampona chi non può” messo in piedi dalla consigliera comunale Stefania Fanelli con il supporto Salvatore Giarmaná, già conosciuto nel mondo dell’associazionismo Maranese e Alessandra Salomone, che con attenzione e sensibilità stanno cercando di dare vita ad una rete di coordinamento tra persone, associazioni, attività commerciali per il bene comune della città di Marano.
L’obiettivo è effettuare tamponi antigenici rapidi per individuare il Covid-19 nelle fasce più deboli della popolazione della città di Marano. La campagna, che per tutto il periodo di emergenza accompagnerà le persone in difficoltà nel percorso di diagnosi della malattia, è partita il 28 novembre.
I test vengono effettuati dietro prescrizione medica e solo su prenotazione nei centri di analisi abilitati che stanno aderendo all’iniziativa. Le persone saranno individuate soprattutto grazie all’importante lavoro delle comunità parrocchiali del comune e della Caritas.
Un plauso va alle tante attività commerciali ed associazioni di Marano di Napoli che in queste ore stanno sponsorizzando il progetto fornendo carburante alla macchina di beneficenza che vuole partire presto per poter “tamponare” quante più persone possibili.
“I contagi aumentano drammaticamente. Il servizio di Epidemiologia dell’ Asl Na 2 funziona lentamente e le famiglie aspettano per giorni e settimane la chiamata per i tamponi ed i costi presso i centri privati sono interamente scaricati sulle famiglie anche per quelli più fragili – dichiara la consigliera del comune di Marano Stefania Fanelli – È profondamente ingiusto poiché il diritto alla cura deve essere garantito a tutti.
Ho pensato di mutuare l’idea del tampone sospeso come in altri territori. In poche ore dal lancio dell’ idea si è creata una rete spontanea. L’obiettivo è quello di far sentire meno sole quelle famiglie che stanno vivendo la paura per la drammatica emergenza sanitaria ma anche economica e sociale. Abbiamo il dovere di fare qualcosa perché appunto nessuno si salva da solo. Quando la solidarietà non arriva dalle istituzioni ci si organizza dal basso in maniera spontanea”.
“Io sono e sarò sempre per una sanità pubblica, per il diritto alla cura accessibile a tutti, per cui è giusto che i tamponi siano gratuiti per tutti. Ma intanto, con le Asl al collasso, le famiglie si stanno rivolgendo ai centri privati i cui costi sono interamente scaricati sulle famiglie e per molti i costi sono totalmente inaccessibili”, conclude Stefania Fanelli.
L’iniziativa sta producendo grandi risultati. Testimonianza, fra le tante, quella di una famiglia, la prima del tampone solidale marano. “Ydalia è originaria della Repubblica Dominicana, vive con i suoi 3 figli e la sua mamma a Marano dal 2018. È risultata positiva al Covid-19 insieme al figlio maggiore a metà mese di Novembre, da allora l’Usca non ha dato più notizie. La sua mamma è anziana, fragile per diverse patologie, era necessario capire se fosse a rischio.
Ydalia è una lavoratrice precaria ed ha letto il nostro post e finalmente ha visto la luce alla fine del tunnel, forse può tornare presto a occuparsi della sua famiglia. Ci ha contattato, in gran segreto abbiamo gestito la sua richiesta e con l’aiuto della sua dottoressa di famiglia, abbiamo quindi effettuato i tamponi alla sua famiglia.
Ora è entusiasta, si è fatta portavoce della nostra iniziativa, perché nessuno deve avere timore di chiedere aiuto. positiva dal 14 novembre in seguito ad un tampone eseguito ai centri privati perché l’ Asl non li ha convocati in tempi brevi con costi inadeguati per quella famiglia. La sua mamma anziana con i figli hanno eseguito tamponi il 17 novembre con Usca a casa e non avevano ancora ricevuto esito. L’esito è stato per tutti negativo. È stato bellissimo vedere il sorriso dei bambini che abbracciavano la loro mamma e la loro nonna”.
Questa è la prima famiglia del tampone solidale marano, ha accettato a mostrarsi per dare forza e coraggio al nostro…
Pubblicato da Tampona chi non può Marano su Lunedì 30 novembre 2020
Un progetto dunque nato dall’esigenza di aiutare le persone in difficoltà in un momento in cui nessuno dovrebbe potersi permettere o meno di sostenere il costo di un tampone che, come ha detto Fanelli, dovrebbe essere gratuito per tutti. Ma purtroppo viviamo in un mondo in cui anche nel corso di una pandemia globale, c’è chi specula su una cosa che spetta di diritto.
Per informazioni e prenotazioni o richieste di adesione al progetto è possibile scrivere una mail all’indirizzo tamponesospesomarano@gmail.com o chiamare allo 350 173 4947 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19.
Per donazioni:
IT20D3608105138293985393991
Causale: Donazione Tampona chi non può