Il governo continua a lavorare sul nuovo Dpcm che uscirà domani venerdì 4 dicembre e che verosimilmente apporterà novità importanti come il divieto degli spostamenti. fino al 6 gennaio. Tra le altre cose gli italiani saranno invitati a trascorrere le feste con i propri conviventi.
Il periodo che va dal 20 o 21 dicembre fino al 6 gennaio è uno dei più belli dell’anno grazie al giorno di Natale e quello di capodanno. Il tutto poi condito dalla chiusura delle scuole.
Quest’anno però tale chiusura non è motivo di euforia, dato che gli studenti si recano in aula con il contagocce ed in situazioni davvero difficili. Il ritorno a scuola, non ancora ufficiale, potrebbe essere fissato per l’11 gennaio. Istituti chiusi quindi per tutto il mese di dicembre accantonando l’idea di un ritorno graduale già dal 14 di questo mese.
Dpcm 4 dicembre: cosa si può fare
Coprifuoco: Altro punto che caratterizza le festività natalizie è sicuramente il fatto che non badiamo all’orologio. Piacevole far tardi con parenti ed amici in strada o a casa. Quest’anno non sarà così. Il coprifuoco è stato infatti confermato per tutto il paese dalle ore 22 alle ore 6 del mattino successivo.
Pranzi e cene: Per il pasto del giorno nei giorni 25 e 26 dicembre e 1 gennaio i ristoranti saranno aperti. Chiusi invece a cena. Per i cenoni a casa si raccomanda di non invitare persone non conviventi o quanto meno esterni al nucleo familiare. Tetto massimo: 10 persone.
Negozi: Non sono ancora ufficiali le disposizioni ma dovrebbero restare aperti fino alle ore 21 in zone gialle ed arancioni. Si attendono sviluppi per le zone rosse.
Settimana bianca: Sarà possibile prenotare il pernottamento in albergo mentre gli impianti sciistici hanno il divieto di apertura. Per quanto riguarda il cenone di capodanno in albergo sarà possibile solo in camera per evitare feste e quindi assembramenti.
Spostamenti: Vietati tra le regioni. Per chi invece rientra dall’estero presso la propria residenza saranno soggetti a tampone coloro che tornano entro il 20 dicembre e quarantena obbligatoria per chi rientra i giorni successivi.