La Campania, essendo sceso l’indice Rt, è passata da zona rossa a zona arancione. La conferma è giunta dal sindaco beneventano, Clemente Mastella, che lo ha appena annunciato a mezzo social. Ma cosa cambia per i cittadini?
CAMPANIA ZONA ARANCIONE
SPOSTAMENTI – Come per la zona gialla e la zona rossa, è vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Sono vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione a un’altra e da un Comune a un altro, salvo comprati motivi di lavoro, necessità e salute (prima il divieto in Campania valeva solo tra province diverse ora singoli comuni anche della stessa provincia, es. chi è di Napoli non può andare a Pozzuoli). A differenza della zona rossa ci si potrà muovere nel proprio comune. Vale la raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno del proprio Comune.
ESERCIZI COMMERCIALI – Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7 (come in zona rossa). L’asporto è consentito fino alle ore 22. Per le consegne a domicilio non ci sono restrizioni. Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione di farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno.
ARTE – Chiusure di musei e teatri (come la zona gialla e rossa, non cambia nulla).
SCUOLA – Didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di usi di laboratori; didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e medie. Chiuse università, salvo alcune attività per le matricole e i laboratori. In Campania però, per ordinanza di De Luca, le scuole erano già chiuse anche in zona rossa quindi non cambia nulla.
TRASPORTI – Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei messi di trasporto scolastico (non cambia nulla).
ATTIVITA’ – Sospensione di attività di sala giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie. Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema. Restano aperti i centri sportivi (non cambia nulla).
Si attende l’ordinanza del Ministro della Salute, Roberto Speranza, che probabilmente entrerà in vigore domenica 6 dicembre.