Il monito che stiamo ricevendo in questi ultimi giorni è di stare attenti e rispettare le regole altrimenti la terza ondata potrebbe essere dietro l’angolo. Di una nuova ondata ne è quasi certo il professor Andrea Crisanti che a “L’aria che tira” ha parlato proprio delle difficoltà con cui andremo a scontrarci a gennaio.
“La terza ondata in queste condizioni è una certezza. Siamo in una situazione grave stabile, ci attende un inverno preoccupante.
Il calo dei positivi di ieri è legato al numero dei tamponi eseguiti. Se avessimo fatto il consueto numero di tamponi, ieri avremmo avuto 28mila nuovi casi. In Lombardia, che è stata zona rossa, la situazione migliore. In Veneto, zona gialla, i casi aumentano“.
Crisanti poi punta il dito contro chi vuole far ripartire l’economia a discapito della salute: “L’obiettivo è mantenere l’attività economica o tutelare la salute? Bisogna trovare il giusto compromesso. Prima che il vaccino abbia effetto passeranno mesi, ci attende un inverno preoccupante. L’Italia alla fine della prossima settimana sarà il paese con più morti in Europa, non è qualcosa di cui essere orgogliosi. Natale, con scuole chiuse e fabbriche a ritmo ridotto, va sfruttato per ridurre i contagi” ribadisce l’esperto.
“La terza ondata è una certezza in questa situazione, non c’è bisogno di previsioni. Con la riapertura delle scuole e delle attività produttive, abbiamo offerto una grande occasione al virus e i contagi sono esplosi. Dopo l’estate avevamo in mano una situazione gestibile e ce la siamo lasciati sfuggire. I casi residui potevano essere gestiti” conclude Crisanti.