Sanità Campana: 300 medici si offrono volontari e la Regione li mette in attesa


L’Associazione Italia Medicina è pronta a supportare il sistema sanitario della Campania con 1400 medici, di cui 300 pronti ad aderire volontariamente. La Regione però ancora non ha dato una risposta all’associazione, che garantirebbe un sostegno immediato alla sanità Campana.

L’avvocato del Comitato per il diritto alla cura tempestiva domiciliare nell’epidemia di covid-19 afferma che è dallo scorso 12 novembre che si attende una risposta: quasi un mese. Napoli e la Campania in generale, stanno affrontando una crisi senza precedenti. I medici arginano come possono le conseguenze del coronavirus, ma numericamente non bastano.

Per questo motivo farebbe davvero molto comodo un supporto dalle ex guardie mediche. Tra l’altro 300 di queste lo farebbero a titolo volontario: vogliono scendere di nuovo in campo e mettere a disposizione dei cittadini tutta la loro esperienza. Eppure qualcosa non va.

Italia Medicina è infatti ancora in attesa. I cittadini sperano in ina risposta veloce e rapida per sentirsi maggiormente tutelati e rassicurati da un sistema sanitario che al momento lascia navigare i cittadini nell’incertezza delle proprie istituzioni sanitarie.

Queste le parole dell’avvocato Erich Grimaldi del “Comitato per il diritto alla cura tempestiva domiciliare nell’epidemia di Covid-19”: “E’ pronta a dare una mano contro la pandemia, Italia Medicina. L’associazione che riunisce un folto gruppo di ex guardie mediche. Dallo scorso 12 novembre, attende una risposta alla proposta formulata alla Regione con la quale affermano di essere a disposizione per dare una mano per fronteggiare l’emergenza epidemiologica con circa 300 unità.

Visto il momento emergenziale che stiamo vivendo, si tratta di medici che potrebbero essere preziosi per coprire le gravi criticità della medicina territoriale e utili alle Unità Speciali di Continuità Assistenziale. Potrebbero concentrarsi in quelli che sono i propri compiti, al momento sotto organico in Campania.”

Italia Medicina

Queste invece le parole di Emilio Giuliano, presidente di Italia Medicina, sui 300 medici in Campania, riportate da Ansa: “Non serve alcuna legge speciale per poterli utilizzare. Oltre che nell’area assistenziale di base, per le vaccinazioni. Per le riabilitazioni e per l’assistenza domiciliare integrata, come già si fa con il completamento orario. Basta una semplice determina. Una circolare regionale. Ovviamente previa copertura economica. Degli avvisi operativi al direttori generali delle Asl.

Sarebbe possibile intercettare i pazienti prima del ricorso alle cure ospedaliere, cioé prima che manifestino una sintomatologia importanti e per i quali è indispensabile una valutazione medica immediata. Per esempio, oltre che con l’esecuzione del tampone domicilio, anche con una ecografia polmonare, elettrocardiogramma, saturazione emoglobinica arteriosa.

Il piano di messa a disposizione dei medici di Continuità Assistenziale (CA), proposto da Italia Medicina, e già agli atti della Regione Campania. Riguarda circa 1.400 medici, di cui circa 900 titolari e tra questi riteniamo che circa 300 medici di CA potrebbero aderire volontariamente al piano ‘pilota’ anti Covid 19 di potenziamento con personale medico della medicina territoriale, nei distretti. Le adesioni andranno valutate favorendo criteri di qualità, come l’anzianità di servizio e l’appartenenza al territorio, requisiti che possono garantire efficacia ed efficienza dell’intervento messo in campo.”


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