Il governatore Vincenzo De Luca nella sua nuova ordinanza, la n. 96, ha limitato gli spostamenti in Regione per il periodo natalizio (c’è anche il divieto di recarsi nelle seconde case anche se si trovano in Campania), imponendo maggiori controlli nelle stazioni e negli aeroporti.
Nel dettaglio però emerge anche un quadro che non fa ben sperare per la Campania. In molti infatti ipotizzavano un passaggio alla zona gialla già da domenica 13 dicembre, ma forse si dovrà aspettare la prossima settimana. Infatti nell’ordinanza si legge che questi controlli più rispettivi per limitare la mobilità sono stati presi perché:
“Il Report settimanale n.30, che si riferisce ai dati relativi alla settimana 30 novembre –6 dicembre, aggiornati al 9 dicembre 2020, mostra un valore di Rt 0.71 (CI: 0.67-0.74) con un lieve aumento della percentuale dei tamponi positivi sul totale dei tamponi (14.8%) e un aumento significativo dei nuovi focolai nella settimana di riferimento anche nelle RSA e in residenza che ospitano popolazioni vulnerabili“.
Sopra la soglia di allarme del 30% anche i posti covid occupati nelle strutture sanitarie:
“Pur in presenza di una riduzione della percentuale di posti occupati in terapia intensiva (23%),persiste una occupazione di posti letto di Area Medica dedicata a pazienti Covid superiore al 40% (42%)“.
L’Unità di crisi ha però rilevato in generale un andamento dei contagi caratterizzato da un netto decremento, con una percentuale di tamponi positivi su tamponi eseguiti tra le più basse sul territorio nazionale. Per questo è stato necessario dal 12 dicembre attuare misure per limitare la mobilità e impedire la trasmissione di contagi di persone provenienti da Regioni con maggiore incidenza:
“E’ dato mandato di effettuare controlli in arrivo all’aeroporto di Capodichino (NA) nonché alle stazioni ferroviarie di Napoli, Napoli-Afragola, Salerno, Caserta, Benevento nonché Battipaglia, Agropoli, Vallo della Lucania e Sapri, con treni che effettuano collegamenti interregionali, nonché di praticare test diagnostici in caso di temperatura superiore a 37,5° CCovvero in presenza di sintomi, anche lievi, compatibili con il virus COVID-19 nonché tamponi molecolari in caso di positività allo screening”.