Natale blindato, Conte pensa a una deroga: “Possibili gli spostamenti di due persone non conviventi”
Dic 18, 2020 - Chiara Di Tommaso
Giuseppe Conte
C’è grande attesa per la decisione che sarà presa oggi dal governo per quanto riguarda le festività di Natale. Stamattina il premier Giuseppe Conte incontrerà i capi-delegazione dei principali partiti politici e poi sarà la volta dei governatori per un ulteriore confronto. Alcuni presidenti di regione come quello del Veneto Zaia (con i contagi che ieri sono schizzati a oltre 4 mila in 24 ore) sono per la linea del rigore e già hanno preso in autonomia misure più restrittive. Entro stasera dovrebbe quindi arrivare il nuovo dpcm per i giorni di Natale.
Sembra scontato che nei giorni 24,25 e 26 dicembre tutta Italia sia trasformata in zona rossa, mentre si valutano deroghe per i giorni che vanno dal 27 al 30 (con aperture anche di bar e ristoranti) per poi rifare tutta Italia rossa per Capodanno ed Epifania. Al momento però la nuova ipotesi riguarda gli spostamenti consentiti. Oltre a lavoro, necessità, motivi di salute, potrebbe infatti esserci la possibilità di andare a visitare i congiunti. In particolare si lavora per capire se possano essere solo parenti di primo o secondo grado oppure se questa deroga possa valere anche con gli amici e fidanzati. Infatti la linea portata avanti è quella di consentire la visita in casa a due persone congiunte (esclusi nel conteggio i minori sotto i 14 anni). Una grande confusione che renderebbe però difficili i controlli e sarebbe quasi un liberi tutti.
Contrari infatti sono il Ministro dell’Interno Lamorgese che ha già annunciato l’invio di più poliziotti per le strade nei giorni di Natale e del ministro degli affari regionali Boccia. Boccia ieri aveva dichiarato:
“Dobbiamo fare delle scelte per tutelare i più fragili e gli anziani, a costo di sfiorare l’impopolarita’. Dovremo passare il Natale ognuno a casa propria. E’ evidente che stiamo andando verso restrizioni nel periodo delle festività, se qualcuno ipotizza feste, cenoni, assembramenti sbaglia di grosso”.