Nuova mutazione del Coronavirus in Gran Bretagna, Ricciardi: “Già lo sapevano da settembre. Ora serve il lockdown”
Dic 21, 2020 - Daniela Dalli
Da alcune ore sta girando una notizia che sta allarmando tutti: dalla Gran Bretagna circola una nuova variante del Coronavirus. In Italia la “variante inglese” è stata isolata all’ospedale Celio di Roma e sono stati presi provvedimenti per evitare che la nuova mutazione del virus si diffonda a macchia d’olio. Sono infatti stati da subito bloccati i collegamenti con il Regno Unito. In Campania il presidente della Regione Vincenzo de Luca ha emanato una nuova ordinanza in cui è previsto l’obbligo di quarantena per i cittadini provenienti dal Regno Unito e dall’Irlanda del Nord.
Walter Ricciardi, consigliere del Ministro della Salute, si è espresso in merito alla variante inglese. Ricciardi afferma che gli inglesi erano a conoscenza di questa variante già dal mese di settembre ma non hanno detto nulla.
“Ciò che mi fa arrabbiare è che gli inglesi sapevano già da settembre che era in circolazione questa variante. Hanno taciuto, non ci hanno avvertito – afferma Ricciardi in un’intervista rilasciata a Il Messaggero – Ora serve il lockdown. O comunque misure molto severe. La nuova variante di Sars-CoV-2 non è più letale, ma circola con una velocità più alta anche del 70-80 per cento. Dai primi dati inglesi sappiamo che ha tre mutazioni che consentono di penetrare meglio nella mucosa nasale. Sono vicine alla proteina spike, ma non sembrano alterare la capacità protettiva del vaccino. Chiudere i voli con il Regno Unito è una buona mossa se lo fanno tutti gli altri Paesi. Se lo fa solo uno non serve, bisogna farlo in tutta Europa”.
La nuova variante inglese causa una contagiosità quasi doppia e la virulenza è molto più alta rispetto al Covid 19. Dunque secondo Ricciardi vanno istituite misure più severe in Italia.
“I colleghi del Regno Unito ci dicono che la mutazione non avrà ripercussioni sulla vaccinazione, ma è vero che causa una contagiosità quasi doppia. La patogenicità è la stessa, ma la virulenza è molto più alta. Io sto predicando da tempo il lockdown più duro; ora, di fronte a questa nuova variante che probabilmente è già in Italia, temo che chiusure severe siano inevitabili”.
Inoltre, secondo il consigliere del ministro della Salute, le misure adottate per il periodo natalizio non sono sufficienti, a partire dalla durata: “Con queste condizioni le misure di contenimento durare di più. Almeno un mese, un mese e mezzo. Invece la scadenza è prevista per il 6 gennaio. Di fatto sono 15 giorni. Forse non sarebbe bastato neppure un mese, ma per lo meno Germania e Austria hanno previsto limitazioni per 30 giorni. Si tratta del tempo minimo per vedere qualche effetto”.
Per quanto concerne la riapertura delle scuole prevista per il 7 gennaio, Ricciardi è molto pessimista e afferma: “Con questa circolazione del virus non penso che il 7 gennaio le scuole possano riaprire“.
Il sistema dei semafori poi, risulta molto efficace poiché basato su dati oggettivi epidemiologici rapportati poi ai vari territori, ma “Ciò che non funziona è la fretta con cui si passa da un colore all’altro“.
Per evitare una nuova impennata dei contagi, secondo Ricciardi, c’è bisogno di una maggior imposizione da parte del governo nel far rispettare le regole:
“La stragrande maggioranza delle persone è favorevole a limitare i propri spostamenti, a fare attenzione. Però c’è una minoranza, intorno al 10-20 per cento della popolazione, la quale non è incline a modifiche del proprio comportamento. Se non fai rispettare le regole, incoraggi questi comportamenti”.