Ospedale Santobono di Napoli, muore una bimba di 7 anni: i suoi organi salveranno la vita a due bambini
Dic 23, 2020 - Daniela Dalli
Un bellissimo regalo di Natale quello fatto dai genitori di una bambina, deceduta ieri a soli 7 anni presso l’Ospedale Santobono di Napoli, a due famiglie. I suoi organi (cuore e reni) verranno infatti donati e salveranno la vita a due bambini.
La notizia è stata data dal nosocomio pediatrico napoletano che attraverso una nota ha raccontato tutta la storia.
“Ieri è deceduta presso la UOC di Rianimazione del P.O. Santobono la piccola B.M., di soli 7 anni. Un momento lacerante per familiari e personale sanitario che si innesta in un periodo già complicato e pregno di ostacoli. E’ stata attivata la procedura di osservazione di morte cerebrale, sotto la guida dalla Dott.ssa Susanna Silvestri, Coordinatrice aziendale per i prelievi d’organo dell’AORN Santobono-Pausilipon, al termine della quale i genitori della piccola, dimostrando una sensibilità e generosità senza eguali dato il momento di straziante dolore, hanno accettato di procedere alla donazione degli organi della propria figlia. Dopo le previste ricerche su scala nazionale, si è proceduto all’espianto del cuore e dei due reni, che sono stati trasportati in due sedi extraregionali. Un ringraziamento doveroso va innanzitutto ai due genitori”.
La nota pubblicata dall’Ospedale Santobono-Pausilipon si conclude con un ringraziamento ai due genitori ed al lavoro svolto da rianimatori, medici e personale sanitario per il buon esito di un intervento molto delicato e complesso qual è l’espianto di organi finalizzato alla donazione, nonostante il periodo molto complicato e stressante che siamo tutti costretti ad affrontare.
“Il loro gesto d’amore restituisce nuova speranza ad altri bambini e alle loro famiglie. Un grande lavoro quello svolto da rianimatori, medici e personale sanitario tutto che, ognuno per la propria competenza, hanno consentito il buon esito di un intervento delicato e complesso qual è l’espianto di organi finalizzato alla donazione, pur in un momento così complicato e stressante per il loro lavoro”.