Associazione dice no ai palloncini a Capodanno: “Nun lancià ‘ncielo ca dint ô mare te torn”
Dic 29, 2020 - Andrea Favicchio
Napoli – Animal Save dice noi ai palloncini a Capodanno. Capodanno si avvicina e con lui anche il momento di sparare i botti. Un’usanza, quella dei fuochi d’artificio, che è spettacolare e deleteria alla stessa maniera.
Negli anni scorsi infatti troppi sono stati i casi di feriti, a volte anche molto gravi, a causa dei fuochi. Per non parlare dello spavento che i forti rumori causano agli animali. Per questo motivo molte città hanno deciso di vietare l’utilizzo dei fuochi, e il comune di Casamarciano ha persino proposto di lanciare palloncini bianchi in onore delle vittime del covid di quest’anno.
Ed è proprio quest’ultima proposta a non essere andata giù all’associazione “Napoli Animal Save”, che si occupa appunto della salvaguardia degli animali. L’ambiente negli ultimi anni è diventato uno dei principali terreni di lotta, poiché il cambiamento climatico e l’inquinamento sono sempre più evidenti giorno dopo giorno. In una nota l’associazione esprime la propria preoccupazione per l’iniziativa:
“Apparentemente potrebbe sembrare lodevole ed innocua come iniziativa, anche rispettosa degli amici a 4 zampe che da sempre soffrono la notte del 31 per i botti, ma non lo è per chi conosce i danni che i palloncini provocano all’ambiente ed in particolare al mare.
Si tratta sempre di oggetti in plastica e, pur se biodegradabili o compostabili, per decomporsi hanno bisogno di condizioni particolari e tempi lunghi: insomma, in acqua non spariscono e nemmeno sui rami di un albero o nelle strade cittadine.
Pertanto, tutte noi associazioni che abbiamo a cuore le sorti del mare, del pianeta e della nostra città, chiediamo agli organizzatori ed alle organizzatrici di questi eventi di ripensarci, di trovare un modo meno invasivo per festeggiare l’arrivo del nuovo anno, certi che anche loro abbiano a cuore la città, il mare, l’ambiente.
Un gesto di solidarietà per tutte e tutti coloro che hanno sofferto e soffrono a causa del COVID19, ma senza dimenticare che disperdere rifiuti nell’ambiente nuoce, anche se in maniera meno tangibile nell’immediato, alla salute di tutti noi“.
Proprio di quest’estate la notizia di una tartaruga salvata nelle acque della Sicilia da due velisti che vedendo l’animale in difficoltà – aveva ingerito troppo plastica – avevano chiamato immediatamente i soccorsi.