Il chirurgo del Cotugno, Luigi Riciardelli, resta indignato per la dose di vaccino somministrato al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, durante il V-day del 27 dicembre. Secondo quanto dichiarato a ‘Il Mattino’, la dose di De Luca spettava a lui o ad un suo collega, in quando il Presidente non rientra tra le categorie a stretto contatto con il virus.
Ricciardelli ha atteso la sua dose in fila per due ore e riporta di aver visto altri dirigenti e amministratori che hanno ricevuto la dose che non spettava loro, costringendo lui e i suoi colleghi infermieri a tornare a casa senza essersi vaccinati. Il chirurgo, in servizio da 13 anni, racconta di essere stato in prima linea già nella prima ondata di covid, rischiando ogni giorno il contagio.
Alla domanda riguardo a chi dare la priorità sulle dosi, Ricciardelli risponde: “Ma il governatore è più importante di me… E, in caso di malattia dovuta al Covid, è comunque più facile sostituire me, nonostante la carenza di personale sanitario in organico, che il presidente della giunta regionale.”
E sulla priorità continua dicendo: “Secondo le raccomandazioni del ministero della salute, pubblicate sul sito istituzionale, il vaccino avrebbe dovuto essere somministrato esclusivamente a medici e infermieri e ospiti delle residenze sanitarie assistenziali e, io ritengo, in particolare agli operatori in servizio nei Covid Center, in rianimazione, in chirurgia, in pneumologia, al pronto soccorso e in infettivologia, e non anche a dipendenti o dirigenti amministrativi».
Il chirurgo non manca di sottolineare l’efficienza del personale che si è occupato delle somministrazioni nel V-day e di quanto sia importante la prevenzione che il vaccino ci offre, per questo sarebbe impensabile che medici e infermieri vengano meno alla vaccinazione.