Vaccino – Galli a favore dell’obbligatorietà. Il vaccino anti covid è senza dubbio l’argomento del momento e dei mese che verranno. Per ora l’Italia sta somministrando le prime dosi ai medici e agli operatori sanitari in prima linea nella battaglia contro il virus.
Di scettici sull’argomento ce ne sono e sui social si sono scagliati contro Claudia Alivernini – la prima a vaccinarsi nel nostro Paese. Per il momento il Governo non ha imposto l’obbligatorietà del vaccino ma, con il prosieguo del tempo e una mancata risposta dei cittadini, potrebbe cambiare idea.
E’ proprio questa la discussione che ha aperto il professor Massimo Galli, direttore delle Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, ospite di ‘Agorà‘ su RaiTre: “E’ molto chiaro o convinci o costringi. Temo fortemente che i messaggi delle ultime settimane siano stati contradditori e spero che la situazione del Veneto non sia antefatto di quello che possiamo aspettarci a gennaio.
Il piano vaccinale lo porteremo a termine. Bisogna essere positivi – ha infine affermato Galli – Non si è mai fatta una campagna vaccinale che riguarda tutti i paesi: è una situazione che non ha precedenti. Si tratta di una battaglia che si può vincere“.
Galli attacca poi i camici bianchi scettici sulla questione vaccino, chiedendo loro di cambiare mestiere. “Siamo tutti molto drastici su questo: c’è la responsabili del medico di non portare l’infezione in corsia, e quindi lavorare in sicurezza anche nei confronti dei propri colleghi – ha aggiunto l’infettivologo – Poi c’è una questione morale, i medici devo convincere e se sei esitante sul vaccino non dai un buon esempio ai pazienti“.
Infine il professore spiega come i tempi della campagna vaccinale saranno lunghi e che quindi non ne usciremo presto da questa crisi che ci ha colpiti da un anno a questa parte.