Stamattina si è svolta in Piazza del Plebiscito una protesta pacifica degli operatori del trasporto scolastico di Napoli con i loro scuolabus. Con la dad e di conseguenza con le scuole chiuse questi lavoratori sono fermi dallo scorso marzo continuando però a pagare di tasca propria le spese per mantenere i mezzi.
Abbiamo raggiunto telefonicamente il presidente di Assodiritti, Carlo Di Dato, che ci ha spiegato la situazione critica di questa categoria ormai completamente abbandonata:
“A Napoli ci sono 150 pulmini – per il trasporto scolastico – autorizzati dal comune. Questi operatori sono fermi dal 4 marzo, dal momento del primo lockdown e attualmente vivono esclusivamente con le rette che gli vengono riconosciute dai genitori, non hanno quindi sostegno di nessun ente.
Nel decreto ristori di maggio c’è stato un rifinanziamento, con la finanziaria del 30 dicembre, che consente ai comuni di poter attingere a questo fondo nazionale di 20 milioni di euro per poter risarcire la categoria di tutte le spese effettuate in questi mesi.
Visto che la scadenza è il 3 febbraio chiediamo che il comune di Napoli si attivi per presentare un progetto per attingere a questo fondo non solo per risarcire la categoria ma per riqualificare la flotta in vista di una ripresa scolastica“.
Il Presidente spiega inoltre che, in questi mesi di blocco totale, i lavoratori hanno dovuto lo stesso pagare tutte le spese relative ai mezzi: “I costi della rimessa sono rimasti gli stessi così come i costi delle assicurazioni. Inoltre ognuno si è dovuto sottoporre a visite mediche prima della “falsa” apertura delle scuole il 24 settembre, hanno dovuto pagare la revisione dei pulmini, tutto di tasca loro“.
I pulmini sono pronti così come i lavoratori pronti a ricevere i ristori, si attende solo la chiamata del Comune: “Se non oggi nelle prossime settimane sicuramente ci vedremo. Ci è stato annunciato che la prossima settimana ci sarà un tavolo esclusivo con i trasporti al quale saremo invitati per far fronte a questa criticità e mettere in atto una serie d’azione per far sì che questa categoria venga valorizzata” -conclude il Presidente Di Dato.
Alcuni scuolabus, con i rispettivi rappresentanti, erano presenti anche fuori lo Stadio Maradona di Napoli per far sentire la loro voce in questa protesta pacifica per i propri diritti.