Il 15 gennaio scadrà il dpcm voluto dal premier Giuseppe Conte che ha previsto misure più stringenti con la zona arancione nel weekend e una zona gialla rafforzata. Dal 16 gennaio entrerà in vigore quindi un nuovo decreto del presidente del consiglio dei ministri. Una prima bozza è stata anticipata dall’Ansa e prevede la conferma delle attuali misure di contenimento. Si ipotizza anche di mantenere le regole adottate durante le festività natalizie per la zona rossa. La novità potrebbe essere rappresentata da una nuova proposta avanzata dall’Istituto superiore di Sanità che però dovrà essere concordata con le singole Regioni.
Oltre all’indice Rt, la difficoltà nel tracciamento e il numero di posti liberi negli ospedali, potrebbe essere valutato un nuovo criterio per la determinazione delle fasce di colore. Esso prevede una zona rossa automatica per quelle Regioni la cui incidenza settimanale dei casi è superiore a 250 ogni 100mila abitanti. Secondo gli ultimi dati sui contagi diffusi nei bollettini dal Ministero della Salute, l’unica regione con un’incidenza a sette giorni superiore a tale soglia è il Veneto (454,31 casi per 100mila abitanti) che quindi diventerebbe automaticamente rossa. Rischia l’Emilia Romagna che è al limite con 242,44 casi. In totale quindi sono 4 le Regioni che superano l’incidenza settimanale di 200 casi ogni 100mila abitanti: si tratta oltre che del Veneto e dell’Emilia, anche della provincia autonoma di Bolzano (231,36), del Friuli Venezia Giulia (205,39) e delle Marche (201). La Regione con l’incidenza più bassa è invece la Toscana (78,95 casi ogni 100mila abitanti), in Campania è al 96.72.
Intanto secondo la nuova ordinanza firmata ieri dal ministro della Salute Roberto Speranza, 5 Regioni da lunedì passeranno in zona arancione: sono Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto. Per tutte le altre Regioni, e quindi anche per la Campania, la collocazione da lunedì sarà la zona gialla.