Rai 1 parla sempre più napoletano. Dopo il successo dell”Amica Geniale’ e quello recente di ‘Natale in Casa Cupiello’, la prossima settimana andrà in onda una nuova fiction ambientata nella città partenopea. Si chiama ‘Mina Settembre’ ed è tratta dal romanzo di Maurizio de Giovanni dal titolo ‘Le dodici rose‘.
Il 17 e il 18 gennaio su Rai 1 potremo quindi vedere Serena Rossi interpretare Gelsomina Settembre (detta Mina), un’assistente sociale che vive a Napoli. La donna, dopo aver divorziato con il marito Claudio (Giorgio Pasotti), torna a vivere con l’anziana madre (Marina Confalone) con cui non ha un buon rapporto. Sul lavoro è attratta da Domenico, il ginecologo del consultorio, interpretato da Giuseppe Zeno. La sua vita, tra i vicoli dei Quartieri Spagnoli, è tutta concentrata ad aiutare i più deboli. Dodici puntate in cui vedremo l’evoluzione della protagonista con un finale a sorpresa.
Come si sente nel promo:
“Giorno per giorno cerco di sistemare la vita degli altri, e anche la mia. Me lo hanno sempre detto che ho la capa tosta, e questo è il momento per dimostrarlo”.
La fiction è stata girata a Napoli e sospesa a causa del covid per poi ripartire a girare in sicurezza. Tra i luoghi che potremmo vedere c’è il lungomare, il centro storico, il centro direzionale, San Gregorio Armeno e diverse località della costiera amalfitana.
Come si legge su Ibs:
“Gelsomina Settembre è una borghese napoletana in «trasferta» nei Quartieri Spagnoli; in possesso di una non comune sensibilità sociale, determinata a proteggere i deboli dalle prevaricazioni, anche a dispetto delle regole, Mina è guardata con sospetto dove lavora, perché è pur sempre una «signora». Le sue contraddizioni sembrano riflettersi sul suo corpo; 42 anni ben portati, aggraziata, ma con un fisico prosperoso che non accetta e che cerca di nascondere con maglioni sformati che le attirano pesanti reprimende dall’acida madre, con cui è tornata ad abitare suo malgrado dopo la separazione, e non la preservano dalle volgari attenzioni di Rudy, portinaio anziano ma tutt’altro che rassegnato all’età. Anche la sua vita sentimentale è una contraddizione vivente, sospesa com’è tra Claudio, ex marito magistrato, protettivo e un po’ grigio, ancora innamorato di lei, e Domenico, ginecologo imbranato e inconsapevole che lavora nel suo stesso consultorio.
In uno strano mese di settembre in una Napoli luminosa e disperata Mina è alle prese con una penosa situazione di degrado sociale, innocenti da sottrarre alla prevaricazione di un delinquente protetto dalla solita falla legislativa; e una tempesta sentimentale da fronteggiare, con il bel Domenico che non si decide a corteggiarla e la madre, determinata a renderle la vita un vero inferno. Nel frattempo l’ex marito magistrato porta avanti con assoluta riservatezza un’indagine sull’Assassino delle Rose, un pazzo che ammazza gente senza un criterio dopo avergli fatto trovare in casa o sul posto di lavoro una rosa. Quello che Claudio non sa è che anche Mina riceve ogni giorno una rosa. Rossa, come il sangue”.