Crollo Arco Borbonico a Napoli – parla il Soprintendente della città. E’ crollato ad inizio anno l’Arco Borbonico del ‘700, noto come ‘o chiavicone, spazzato via dalla furia del maltempo e della noncuranza degli addetti ai lavori.
Due anni fa era giunta una delle prime segnalazioni di un possibile crollo che era rimasta però inascoltata. L’Arco è stato lasciato lì e il suo restauro rimandato nel tempo. Non vuole però puntare il dito su nessuno il Soprintendente di Napoli Luigi La Rocca, che in un’intervista a ‘Il Mattino’ – firmata da Paolo Barbuto – ha parlato del crollo dell’antico molo e delle bellezze malridotte in città.
“Nessuno avrebbe mai potuto prevedere una mareggiata così straordinaria. Sono dispiaciuto per il crollo e non mi sembra giusto ma, non è colpa di nessuno. Va sottolineato, però, che da decenni quella struttura era malridotta“.
Il Soprintendente La Rocca sposta poi l’attenzione anche sugli altri edifici e strutture che rischiano il crollo a Napoli:
“Edifici storici e monumenti sono incastonati in un tessuto urbano contrassegnato in molto casi da edilizia di scarsa qualità ma ancora vivissima che rischia di fagocitare tutto nel suo degrado. Ne usciremo fuori solo coinvolgendo tutti, dalle amministrazioni alle persone comuni: chiedendo a ciascuno di offrire attenzione, rispetto e, soprattutto manutenzione ai luoghi storici“.
Napoli però avrà un nuovo volto nei posti più simbolici della città, nonostante la lentezza della burocrazia. E’ questa la conclusione di La Rocca che auspica un’imminente conclusione nei lavori della metro di Piazza Municipio mentre per quella di Duomo i tempi sono leggermente più lunghi.