Il covid ha condizionato il nostro 2020 e continuerà a farlo anche nei prossimi anni. E’ questo il pensiero della professoressa Ilaria Capua, direttrice dell’UF One Health Center, a “DiMartedì” in onda su La7.
“Le prospettive che abbiamo sono legate all’efficacia della campagna di vaccinazione, è molto importante che determinate persone vengano vaccinate prima. Qui negli Stati Uniti siamo già abbastanza avanti con la somministrazione della seconda dose.
Ci vuole lucidità, se gestiremo bene la campagna cercheremo di abbassare il numero dei focolai per tutto il 2021. Nel 2022, con tutta la popolazione vaccinata, molte meno mascherine e possiamo ricominciare a comportarci come prima. Mi dispiace, ma non credo possa esserci un liberi tutti prima del 2023“.
La professoressa Ilaria Capua ha poi parlato di un eventuale aumento dei contagi dovuto alle feste natalizie, confermando che non solo l’Italia è alle prese con l’incremento dei casi.
“Ora stiamo pagando il conto dei mesi precedenti. Non succede solo da noi, i numeri sono alti non solo nel nostro paese. Ci sono paesi che stanno andando peggio di noi. A questo punto non possiamo abbassare la guardia“.
Infine mostra la sua preoccupazione per la categoria dei medici che, da un anno a questa parte, lotta instancabilmente con il virus: “Sono preoccupata perché siamo sfiniti. Sono sfiniti i medici, gli infermieri, le persone che devono prendere decisioni.
Questa emergenza è straordinaria e eccezionale anche per chi deve gestirla. Dobbiamo tenere gli argini, sappiamo cosa dobbiamo fare: siamo arrivati, non perdiamo ora la lucidità” – conclude la virologa.
Nel frattempo in Italia è arrivato il primo carico di vaccini firmati Moderna e secondo i dati aggiornati del Ministero della Salute, sono quasi 800mila le persone già vaccinate nel Bel Paese.