A Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, alcuni commercianti hanno posto in essere una singolare protesta contro le banche, proponendo uno sconto a tutti coloro che pagano in contanti invece che con carte di credito, di debito e prepagate, per acquisti superiori ai trenta Euro.
La decisione arriva dopo l’entrata in vigore di una legge che obbliga ai commercianti di accettare i pagamenti effettuati con carta, per un importo uguale o superiore ai trenta Euro, e dunque di munirsi del POS, il dispositivo elettronico apposito. Tuttavia l’utilizzo del POS prevede il sostenere da parte dei commercianti di varie spese quali il canone POS, apertura e gestione di un conto corrente, spese di transazione, che un imprenditore pomiglianese ha stimato ammontare a circa 1.600/1.700 Euro all’anno, una somma di certo consistente. I commercianti non ci stanno dunque a pagare questa che di fatto è un’ulteriore tassa, a meno che lo Stato e le banche non se ne facciano carico: essi continueranno ad emettere lo scontrino fiscale, in modo da restare in regola con le tasse, e praticheranno uno sconto (ulteriore in tempi di saldi) a chi paghi in contanti.
Di seguito potete ascoltare le opinioni in merito dei commercianti di Pomigliano d’Arco, raccolte in un video da Il Fatto quotidiano.