Bologna – monologo degli “Artisti del terrore” contro i negazionisti. È quasi un anno che l’Italia e il Mondo lottano contro un virus dapprima sconosciuto, poi diventato covid 19. Sono tante, troppe, le persone che in questi 12 mesi sono state contagiate e hanno perso la vita, eppure c’è ancora qualche scettico che non crede alla storia del virus.
Covid Italia – il bollettino di ieri
Nei primi mesi di lockdown, quando tutto ciò era nuovo e faceva paura, la solidarietà verso gli operatori sanitari era massima poi è scemata sempre di più arrivando persino ad essere degli untori. Per non parlare poi delle idee di complotto e i negazionisti che continuano ad insinuare che questo virus non esiste, infangando la memoria di tutte le vittime.
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Proprio per questo motivo gli “Artisti del terrore“, un gruppo di infermieri bolognesi, con un monologo teatrale hanno voluto rispondere a negazionisti e complottisti che da mesi ridicolizzano l’impegno degli operatori sanitari, e anzi, li chiamano “assassini”. Ecco alcuni passi del monologo:
“Ebbene si miei cari, avevate ragione. Tutto questo è pura finzione. Molti di noi sono attori, ma la maggior parte sono veri operatori sanitari: formati, istruiti e pagati profumatamente anche..
Le maggior difficoltà son state nel contattare e convincere migliaia di famiglie, formarle e pagarle per fingere che abbiano perso un proprio caro. Ed è stato un costo non indifferente. Pensate è stato creato ed ideato un “tariffario del dolore”, dove il pagamento era proporzionale all’intensità del dolore che si riusciva a dimostrare..
Ma purtroppo questa volta non avevamo dinnanzi a noi il classico pubblico ed abbiamo sottovalutato la vostra arguta intelligenza. Non è bastato neanche far girare le ambulanze vuote a sirene spiegate per terrorizzarvi.
Non abbiamo tenuto conto della vostra preparazione nelle scienze acquisita semplicemente da un comune smartphone seduti sul vostro trono personale mentre espletate i più elementari ed essenziali dei bisogni quotidiani.
Tutto questo ci è sfuggito di mano ed offeso forse il vostro intelletto..”