Napoli, Molo Beverello – protesta di Federalberghi Capri per i lavori. Il covid ha fermato il turismo nel 2020 ma, si spera che in questo 2021 tutto possa procedere nella norma. Se lo augura anche l’Isola di Capri e l’associazione di Federalberghi dell’Isola.
Gli albergatori però sono preoccupati dai cantieri aperti sul Molo Beverello – uno dei maggiori imbarchi per le isole del Golfo – e che la prossima estate potrebbero danneggiare i turisti.
“I lavori al molo Beverello si allungheranno oltre i tempi previsti e così i turisti che questa estate vorranno raggiungere Capri, Ischia e Procida saranno accolti in un poco dignitoso cantiere che minaccia di diventare eterno come sono stati quelli della metropolitana o dei lavori in via Marina. Con la nomina di Procida Capitale della Cultura Italiana 2022 diventa ancora più urgente stabilire un timing certo e definitivo per i lavori perché si rischia una figuraccia di grandi proporzioni“.
E’ l’allarme che lancia il presidente di Federalberghi Isola di Capri, Sergio Gargiulo, preoccupato dal blocco dei lavori che impediscono il completamento del nuovo terminal dedicato ai collegamenti con gli aliscafi. “Ancora una volta emerge l’inadeguatezza di una Autorità Portuale incapace di comprendere che il porto e gli imbarchi, oltre a rappresentare un approdo nella città di Napoli, sono anche il primo biglietto da visita delle nostre isole e quindi agli occhi dei turisti. Le sue inefficienze diventano anche le nostre.
E’ una situazione vergognosa ed inaccettabile. Il timore è quello di rivivere la stessa storia di Piazza Municipio con problematiche diverse. Il disservizio della metropolitana può essere superato con i mezzi sostitutivi, il disagio di chi deve navigare invece non è rimediabile” sottolinea Gargiulo preoccupato dall’esigenza di dover programmare fra ulteriori difficoltà la prossima stagione turistica che già nasce fra mille incertezze legate al covid.
“Ci dicano chiaramente quali sono i tempi reali previsti per la conclusione dei lavori. E’ un nostro diritto sapere, soprattutto quando l’inefficienza altrui può mettere a rischio attività imprenditoriali già martoriate“.