Napoli, studenti occupano il Liceo Labriola: “Siamo stanchi della DAD, vogliamo una scuola sicura”
Gen 25, 2021 - Veronica Ronza
Il liceo Labriola di Napoli è stato occupato dagli studenti, nonché membri dell’Osservatorio Popolare Studentesco, in forma di protesta. Questi ultimi si stanno battendo per riprendere le lezioni in presenza rivendicando, allo stesso tempo, condizioni di sicurezza.
Liceo Labriola di Napoli occupato dagli studenti
“Svolgiamo quest’occupazione al fine di riprenderci la scuola, come ente che in sé presenta non poche contraddizioni. Siamo stanchi della DAD e vogliamo tornare a scuola: ma, ovviamente, in sicurezza” – dichiarano gli studenti.
A tal proposito chiedono: “Tamponi, potenziamento di trasporti, più spazi in cui seguire le lezioni. Oltre a più assunzioni, presidi medico-sanitari e sportelli psicologici, chiarezza e adattamento della valutazione dell’esame di Stato.”
“Non è un’iniziativa contro la dirigenza del Liceo Labriola e non hanno preso parte ad essa i soli studenti del liceo. Noi siamo del pensiero che la scuola sia spazio di produzione del discorso critico, della socialità e non del mero apprendere. Chiediamo appoggio non solo sanitario ma anche politico, da parte degli spazi sociali, delle altre scuole della città di Napoli e della Regione.”
“Non ci fermeremo finché non potremo tornare in una scuola sicura che ci permetta di non contagiarci e di non portare il contagio ai nostri cari.”
Sulla stessa scia gli studenti dell’Istituto Enzo Ferrari, sedi di Castellammare di Stabia e Gragnano, che hanno fatto leva sulle stesse motivazioni recandosi fino a Palazzo Santa Lucia.
Mentre il Labriola di Napoli viene occupato dagli studenti, altrove, col rientro in classe degli studenti delle medie, si solleva il problema degli assembramenti. All’ingresso degli istituti genitori e ragazzi sembrano accalcarsi sempre più, venendo meno al rispetto delle norme di distanziamento. Una situazione che ha spinto il sindaco beneventano, Clemente Mastella, ad ipotizzare nuovamente la chiusura dei plessi.