La variante brasiliana del covid-19 continua a destare preoccupazione anche in Italia. Dopo il primo caso, registrato nella giornata di ieri a Varese (Lombardia), sono stati rilevati altri tre casi a Poggio Picenze (Abruzzo), come riporta Ansa.
Marco Marsilio, Presidente della Regione Abruzzo, ha annunciato la positività dei tre cittadini, appartenenti allo stesso nucleo familiare, da poco rientrati dal Brasile. Sono scattate tempestivamente le procedure di isolamento e, al momento, il contagio riguardante il nuovo ceppo sembra essere circoscritto.
Il primo caso italiano è stato identificato ieri in un laboratorio di Varese. A contrarre la variante brasiliana è stato un uomo rientrato nei giorni scorsi dal Brasile e atterrato all’aeroporto di Malpensa, dopo lo scalo a Madrid. Anche lui è stato immediatamente isolato, e posto sotto osservazione, per evitare l’insorgenza di eventuali focolai.
A distanza di un solo giorno la variante brasiliana ha colpito due Regioni italiane e il pericolo che si diffonda nel resto dello stivale non è escluso. Ciò intaccherebbe anche la campagna vaccinale: più volte gli esperti hanno ribadito che in presenza di varianti l’efficacia della vaccinazione potrebbe essere compromessa. In tal caso risulterebbero necessarie ulteriori sperimentazioni per mettere in distribuzione un farmaco che funzioni contro i nuovi ceppi.
Dopo la variante britannica e quella sudafricana è stata proprio quella brasiliana a scatenare maggiori preoccupazioni. Quest’ultima, sviluppatasi a Manaus, si caratterizza per l’elevata contagiosità al punto da registrare numerosi casi di persone che si sono reinfettate nel giro di poco tempo.
Di qui l’allarme dell’infettivologo Massimo Galli: “Si tratta di una variante bella tosta, ci tocca studiare parecchio. Ha già fatto chiudere l’Inghilterra ed è una cosa pesante purtroppo. Non sappiamo se il vaccino prenda o meno questa variante.”