Diverse sono le fake news circolanti sul vaccino e, tra queste, a preoccupare maggiormente è quella che lega la somministrazione ad un’eventuale morte: a smentire categoricamente tale associazione è il virologo Roberto Burioni.
Su Medical Facts, il suo portale, ha dato ampio spazio al tema in questione presentandolo nel modo seguente: “Già circolano fake news riguardo decessi avvenuti a causa del vaccino anti-covid. Ecco uno dei metodi per capire se un certo evento ha impatti sulla mortalità.”
Alcuni decessi, avvenuti a pochi giorni dall’iniezione, hanno scosso il mondo intero. Eppure l’esperto precisa: “Si cade in errore quando si crede che vi sia un rapporto di causalità tra due eventi per il solo fatto che uno è avvenuto dopo l’altro. Se sto leggendo un libro e poco dopo inizia a piovere a nessuno verrebbe in mente di ipotizzare che la pioggia sia stata causata dalla mia lettura.”
Oltre alla superstizione che induce a collegare due eventi del tutto sconnessi ci sarebbe ben altro: “Nei casi più pericolosi si può generare un mix devastante. Questo accade quando l’ignoranza incontra la malafede. In quel caso può accadere che qualcuno creda che i vaccini possano causare l’autismo. Ciò nonostante la correlazione sia stata smentita in ogni sede scientifica possibile e in un numero incredibilmente alto di studi.”
Soprattutto in vista della vaccinazione degli ultra 80enni, ancor di più i decessi registrati potrebbero essere collegati alla dose somministrata. Per evitare di incombere nel mirino delle fake news, secondo Burioni bisogna analizzare la situazione rifacendosi all’eccesso di mortalità. Ovvio che ci saranno anche quest’anno numerosi decessi ma sarebbe erroneo collegarli, per quella che lui definisce ‘ignoranza’, all’avvio della campagna vaccinale.
“Con l’introduzione dei vaccini dovremmo aspettarci che il tasso di mortalità resti nella norma. I vaccini sono uno strumento potente ma, purtroppo, non rendono immortali. Le persone continueranno a morire per le ragioni per cui morivano prima del coronavirus.”
“Questo non significa che non vadano analizzate situazioni specifiche o che non si debba indagare, a meno che ci sia un eccesso di mortalità. Ma non bisogna cadere nel tranello di considerare automaticamente i numeri come indizio o segnale di colpevolezza. Non date per scontato che una cosa accaduta dopo un certo evento sia stata causata da quell’evento. Si può morire dopo un vaccino esattamente come si può morire dopo aver letto un libro.”