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Morte Maradona, spunta una chat tra medici: “Gli ha dato birra e spinello per sbarazzarsi di lui”

Dopo gli audio, spunta una terrificante chat che rende sempre più concreta l’ipotesi di negligenza del medico Luque, e del suo team, per la morte di Diego Armando Maradona, avvenuta lo scorso 25 novembre.

Chat tra Luque e un collega: “Birra e spinello per sbarazzarci di Maradona”

Dopo l’esternazione ‘il ciccione sta morendo’, un’ulteriore conversazione, resa nota da ‘Olé’, inchioda il medico e i membri dello staff con il compito di monitorare le condizioni di salute di Diego. Stando alla chat diffusa, sembrerebbe che il campione non sia stato opportunamente assistito.

I messaggi scambiati tra Luque e il collega hanno come protagonista un ragazzo Charly (legato alla ex Rocio Oliva) e la sua notte trascorsa ad ‘assistere’ Diego: “Ieri sera Charlie si era organizzato per far venire una donna di notte. Così per sbarazzarsi di Diego gli ha dato una birra e uno spinello. Lo ha rotto in mille pezzi.”

Dunque, sembrerebbe che le persone più vicine a Maradona nei suoi ultimi giorni di vita abbiano contribuito ad alterare il suo stato di salute. L’uomo che, quella sera, si trovava al fianco di Diego per curarlo gli ha, invece, inflitto un colpo mortale peggiorando le condizioni del suo cuore che di lì a pochi giorni avrebbe ceduto.

Rivelazioni che moltiplicano la rabbia dei familiari e di tutti coloro che hanno amato il ‘Pibe de oro’. Nei giorni scorsi a scagliarsi contro Luque è stata la figlia Dalma, letteralmente sconvolta dalle sue dichiarazioni. Anche Giannina, poi, ha attaccato sia Luque che l’avvocato Matias Morla. Non è mancato l’intervento di Maradona Junior che si è limitato a rispondere: “Papà avrai giustizia, te l’ho promesso.”

La vicenda inizia a farsi sempre più intricata ma con la falsificazione della firma di Diego sulla cartella sanitaria, ad opera di Luque, gli audio e le chat ritrovate, sembrerebbe chiaro il coinvolgimento del personale medico nel decesso del campione.

 

Giornalista pubblicista, laureata in Comunicazione. Amo scrivere della mia città e dell'eccellenza che la connota da sempre