Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del suo ultimo aggiornamento alla cittadinanza ha presentato i dati dei contagi riscontrati all’interno delle scuole.
Queste le sue parole: “Avevo dato la scorsa settimana alcune raccomandazioni al mondo della scuola. Non avevo firmato nessuna ordinanza solo segnalato dei problemi raccogliendo le preoccupazioni della grande maggioranza di mamme, papà e docenti.”
“Noi siamo andati avanti in queste settimane avendo una pressione da parte del Ministro della Pubblica Istruzione che io considero il peggiore Ministro dell’Istruzione che abbia avuto l’Italia da Francesco De Santis in poi. Il ministero ha esercitato delle pressioni sui dirigenti scolastici, sul mondo della scuola per far aprire sempre e comunque a prescindere da tutto.”
“Io vorrei parlarvi da padre di famiglia. Non so quale linguaggio possa essere più appropriato per affrontare il tema della scuola. Credete che non sappiamo quanto sia delicato non avere la frequenza scolastica normale? Quanti problemi si determinano? Ma vorrei anche che partissimo da una condizione: la priorità assoluta è tutelare la vita e la salute dei nostri figli. Credo che almeno su questo dovremmo essere tutti d’accordo.”
“Poi ci sarà sempre qualcuno che farà il ricorso, che griderà perché vuole aprire tutto a prescindere dall’epidemia. Io mi permetto di parlare da padre ai padri e alle madri. Vi elenco i dati che abbiamo registrato dal 25 gennaio al 4 febbraio, cioè in dieci giorni di apertura scolastica. L’unità di crisi regionale si riunisce tra qualche ora e ci darà il proprio orientamento così nelle prossime ore prenderemo delle decisioni.”
Questi i contagi registrati nelle scuole: “Nella fascia di età 0-5 anni abbiamo 573 casi positivi; fascia 6-10 sono 617 i casi positivi; fascia 11-13 abbiamo 351 positivi; fascia 14-19 sono 739 i casi positivi. Complessivamente in dieci giorni sono 2280 nuovi positivi. Parlo del mondo della scuola, docenti, non docenti, ragazzi e bambini.”
“Nella Asl di Napoli ci dicono che solo negli ultimi 3 giorni si sono avuti i seguenti casi fra studenti: infanzia e elementari 16 studenti, cioè 277 stretti scolastici e 51 familiari; medie 20 positivi, 184 contatti stretti scolastici e 59 familiari; superiori 18 studenti, 45 contatti stretti familiari. Oltre ai contatti positivi l’Asl individua i contatti stretti che sono mediamente quelli scolastici e familiari, quindi sono numeri che richiedono un lavoro enorme per ogni contagio.”
“Negli ultimi 15 giorni abbiamo registrato a Napoli per infanzia ed elementari un incremento del 30% di positivi. Negli ultimi 30 giorni +60% di contagi. Questi sono i dati rispetto ai quali noi siamo obbligati a ragionare e prendere decisioni da padri di famiglia e educatori. Vedremo quello che valuterà oggi l’Unità di Crisi Regionale ma è del tutto evidente che questa situazione non la possiamo reggere. Badate, anche nelle scuole dove non abbiamo i 10 o i 10 positivi nel giro di 4/5 giorni arriveremo ad avere i positivi.”
“La decisione è: ci preoccupiamo di fare in modo che questi dati non si estendano alle scuole e alle famiglie o decidiamo di rimanere passivi e di intervenire fra un mese quando avremo magari le terapie intensive già ingolfate di pazienti destinati spesso a perdere la vita.”
“Questa è l’alternativa che abbiamo di fronte. Intervenire oggi sulla base di dati preoccupanti o rimanere fermi ed intervenire tra un mese avendo alle spalle 1000 morti in più. Non ho serenità a dirvi queste cose ma ho il dovere di dirvele da padre di famiglia. Vedremo nelle prossime ore le decisioni da prendere.”