Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha appena firmato il provvedimento che sancisce la messa in distribuzione degli anticorpi monoclonali, veri alleati contro il covid-19.
Soltanto pochi giorni fa l’AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco, aveva annunciato il via libera sull’utilizzo di tali farmaci in Italia. Di qui l’intervento del ministro Speranza: “Sulla base delle indicazioni dell’Agenzia Italiana del Farmaco e del parere del Consiglio Superiore di Sanità, ho firmato il decreto che autorizza la distribuzione, in via straordinaria, degli anticorpi monoclonali. Così abbiamo, insieme ai vaccini, una possibilità in più per contrastare il covid-19.”
Ovviamente, in base alla normativa vigente, l’utilizzo dei medicinali in corso di sperimentazione clinica è consentito soltanto rispettando alcune limitazioni. In questo caso, la loro somministrazione sarà possibile soltanto per i pazienti in fase precoce ad alto rischio di evoluzione.
Diversi sono gli studi che hanno confermato l’efficacia degli anticorpi monoclonali nella lotta al covid-19. In particolare, l’AIFA si è espressa positivamente sui candidati di Regeneron ed Eli Lilly che hanno prodotto risultati più che incoraggianti.
In linea generale, l’efficacia di tali anticorpi è stata riscontrata nei pazienti gravemente ammalati portandoli a ridurre fino al 70% il rischio di mortalità ed ospedalizzazione. Per questo potrebbero rappresentare una vera e propria arma che, unitamente ai vaccini, potrebbe portare l’Italia verso la sconfitta della pandemia.
I nuovi farmaci potrebbero cambiare le sorti dei pazienti affetti da covid-19 considerando che l’intera nazione soffre ancora di un tasso di mortalità abbastanza alto. Si registrano circa 400/500 decessi al giorno anche se, stando ai dati dell’ultimo monitoraggio ISS, anche la curva della mortalità sembra avviarsi verso un lento decremento. L’arrivo della nuova terapia potrebbe contribuire ad appiattire ancor di più tale curva.
Attualmente a destare preoccupazione è l’arrivo delle varianti del covid-19. In Italia, in quest’ultima settimana, sono stati isolati casi appartenenti al ceppo sudafricano. Le mutazioni del virus risultano essere maggiormente contagiose ma finora la situazione sembra essere sotto controllo.