Qualche giorno fa, il murale dedicato a Nino D’Angelo creato dall’artista Jorit a San Pietro a Patierno, ha subito degli atti vandalici. Infatti, dei ragazzini hanno rovinato l’opera scrivendo “I morti si rispettano, non si cancellano“, facendo riferimento a ciò che ha fatto il Comune di Napoli con il murale di Luigi Caiafa, che è stato eliminato.
Jorit ha allora deciso di pubblicare sui suoi profili social le parole del cantante rilasciate ad un’intervista al ‘Il Mattino’ riguardo un quartiere difficile come quello napoletano. “Il mio volto sul muro a San Pietro mi ha commosso, quando è stato dipinto, perché mi ha ricordato la mia storia, i sacrifici. Ma mica significa che chi non riesce è cattivo.
Se tu hai tutti gli strumenti economici, sociali, e sbagli, è colpa tua. Ma se non li hai, è sempre colpa tua? Non lo so. A volte ai ragazzi non si lascia veramente scelta. Crescono tra di loro, si condizionano a vicenda, e non sempre vedono un’alternativa.”
Infine il cantante ha espresso ciò di cui, secondo lui, ci sarebbe davvero bisogno: cultura e di aiuti da parte dello Stato.
“Di cultura. Lo dice uno con la terza media. La cultura è basilare. Lasciamo stare il talento, l’istruzione è fondamentale. Se avessi studiato avrei capito meglio e prima tante cose. Io nelle periferie metterei cultura, scuola, istruzione.
È il lavoro sociale che fa la differenza. Non esageriamo coi simboli. Togliamo gli altarini, va bene. È giusto. La legge ha ragione. Ma poi ci vogliono i fatti. I ragazzi lì sono lasciati soli, chi ce la fa se ne va, chi resta che deve fare? Parliamo sempre delle periferie ma la colpa del degrado è di chi ci abita o di chi dovrebbe fare in modo che la vita fosse migliore per tutti?”
Dalle parole di Nino D’Angelo
Lì, però, è cresciuto anche lei. Umili origini, tanto lavoro ed è arrivato al successo….
Pubblicato da Jorit su Mercoledì 10 febbraio 2021