La saga sulla presunta rivalità tra agropolesi e napoletani continua. Dopo l’articolo che ha scatenato una lunga serie di polemiche nella comunità degli internauti, Sergio Vessicchio torna a parlare di Napoli.
Prova a spiegare con parole di enorme rispetto e deferenza il giornalista agropolese che, nel suo ultimo articolo apparso su Agropolinews.com, sembra quasi voler fare un passo indietro rispetto alle precedenti dichiarazioni.
“L’amore, il rispetto e l’unicità di una metropoli, Napoli, che ha dato origine a valori artistici, emblematici per la cultura di una grande nazione, come l’Italia, a prescindere dalla sua incomparabile bellezza, che tanto ha ispirato le straordinarie menti di quanti hanno avuto il privilegio, attraverso la storia, la filosofia, la poesia, la musica, il teatro e tutte quelle arti che portano il suo segno, di viverla e godersela, non potrebbe mai essere, da chicchessia, discussa o peggio ancora disprezzata” scrive .
Parole chiare e infraintendibili quelle di Vessicchio che, dopo aver scatenato le ire del popolo partenopeo, prova a spiegare il perché delle bizzarre dichiarazioni apparse qualche giorno fa in un suo articolo, sottolineando altresì il suo amore indiscusso nei confronti di Napoli e dei napoletani “quelli veri, che con grande fatica, per ovvi motivi, tengono ancora alto il vessillo della loro città, sono, come giustamente riconosciuto, tra i più rappresentativi dei popoli del mondo ed io ne sono, come Campano, orgoglioso”.
Non ci è proprio chiarissima la posizione di Vessicchio che solo qualche giorno fa sembrava riservare ben altri commenti al “popolo più rappresentativo del mondo“. Sembra quasi che tutte le polemiche e le continue dissociazioni da parte degli agropolesi dalle sue dichiarazioni lo abbiano, in un certo senso, costretto ad un repentino dietrofront!
Forse lo preferivamo agguerrito e convinto delle proprie posizioni, seppur incondivisibili ed estreme, frutto di un’idea (deformata e distorta) personale. Esprimere le proprie opinioni non è cosa semplice, quindi..per non rischiare la rettifica, bisognerebbe sempre ragionare due volte su ciò che si scrive!