A pochi giorni dall’uscita del singolo ‘Voglia‘, Andrea Sannino sta facendo discutere per la location scelta per il suo videoclip: il Museo di Capodimonte. Diversi i critici dell’arte che hanno criticato il cantante partenopeo, reo, secondo loro, di aver ridotto la cultura a mero palcoscenico della musica neomelodica.
Sannino intona la sua ‘Voglia’ nelle sale del Museo di Capodimonte, tra ‘La flagellazione’ di Caravaggio, le opere di Tiziano o, ancora, Ribera. Il videoclip, in poco tempo, ha raggiunto milioni di visualizzazioni ma, allo stesso tempo, ha scatenato la platea del mondo dell’arte, pur avendo il cantante ricevuto il via libera dal direttore Bellenger.
In un’intervista rilasciata alla giornalista Mirella Armiero de ‘Il Corriere del Mezzogiorno’, lo storico dell’arte Tomaso Montanari ha dichiarato: “Lo chiarisce il codice dei beni culturali: i beni non si possono usare per fini incompatibili con il loro carattere storico artistico. Dovrebbe intervenire subito il Ministero se non la Procura”.
In particolare ha considerato il gesto come ‘un’offesa a Caravaggio’: “Appartiene al Fondo edifici di culto del Ministero degli Interni e dovrebbe stare a San Domenico Maggiore. È stato spostato al museo per motivi di sicurezza ed è un soggetto sacro. Quale consapevolezza di tutto questo c’è in chi ha girato il video e in chi ha dato il consenso? Operazioni come questa, senza alcun nesso con le opere messe in bella vista, rientrano pienamente in uno sfruttamento commerciale che non ha nulla a che fare con la cultura”.
Sulla stessa scia Nicola Spinosa, storico dell’arte, a lungo soprintendente del Museo di Capodimonte: “Sannino che canta davanti a Caravaggio non mi sorprende, è solo una nuova puntata di un programma già visto. Stavolta poi far cantare un neomelodico in quelle sale è stato assolutamente inutile. Non serve a Sannino che è già famoso né certamente a Capodimonte. Io stesso ospitai nei cortili la musica napoletana ma non di certo davanti a Caravaggio”.
Non sono mancati interventi a difesa del giovane cantante, come quello del conduttore radiofonico Gianni Simioli che si è scagliato contro coloro che hanno inveito contro Sannino, compresa la stampa. Al momento né il cantante né il direttore Bellanger sono intervenuti sulla vicenda.