Ristoranti, palestre, teatri: il nuovo Dpcm al vaglio del Premier Draghi
Feb 24, 2021 - Andrea Favicchio
L’ultimo Dpcm del governo Conte andrà in scadenza il prossimo 5 marzo e allora il Premier Draghi e i suoi fidati – per il prossimo Decreto – sembrano vogliano muoversi con estrema prudenza. La cautela con la quale vogliono operare i nuovi entrati a Palazzo Chigi è già stata ampiamente dimostrata con la proroga a fine marzo delle chiusure tra le Regioni.
La situazione in Italia non è delle più rosee, i contagi salgono e le varianti – soprattutto quella inglese – dilagano. Il Paese in questo momento è già diviso da Nord a Sud tra Regioni colorate e Comuni in zona rossa o in arancione rafforzato. Dall’Alto Adige fino alle due isole maggiore, Sicilia e Sardegna, sono diversi i comuni e le province sotto la lente di ingrandimento a causa dei numero casi di covid.
Al Governo ci sono però delle spaccature. Da una parte, il leader della Lega Matteo Salvini sgomita, chiede la riapertura dei ristoranti la sera, delle palestre e dei teatri. Il premier ascolta, ma è forte il pressing da parte degli esperti affinché non ci siano allentamenti improvvisi.
Le misure del nuovo Dpcm, in vaglio al Premier Draghi, verranno messe a punto giovedì o venerdì. Dopo le comunicazioni del ministro della Salute Roberto Speranza alla Camera (l’appuntamento è per oggi, 24 febbraio), e dopo il report dell’Istituto superiore di sanità sull’andamento della pandemia. Ma alcuni punti fermi ci sono già. Non riapriranno, ad esempio, palestre e piscine.
Capitolo bar e ristoranti. Nonostante il pressing di Salvini, non dovrebbero riaprire la sera, dopo le 18. Nemmeno nelle Regioni in fascia gialla. Teatri e cinema resteranno ancora chiusi ma, si valuterà una possibile apertura dei musei nel fine settimana.
In generale, Draghi dovrebbe confermare il meccanismo delle fasce di rischio che in questi mesi ha visto le Regioni italiane colorarsi di giallo, arancione e rosso. Secondo ‘la Repubblica’ però una cosa cambierà quasi sicuramente, in caso di peggioramento del quadro epidemiologico si modificheranno i criteri di misura del passaggio da una zona all’altra.