Martedì 2 marzo inizierà il Festival di Sanremo. La tanto attesa kermesse musicale è stata in questi giorni al centro di alcune polemiche dato che la città, per volere del governatore Toti, è collocata in zona arancione fino al 5 marzo. Ma il Festival si farà lo stesso e potremmo così sentire i 26 big in gara.
Pochi i campani presenti che saliranno sul palco dell’Ariston. Ci saranno infatti solo Random e Ghemon, il primo nato a Massa di Somma, il secondo ad Avellino. Mentre a Sanremo Giovani gareggia la napoletana Greta Zuccoli. In co-conduzione invece previste le bellissime Luisa Ranieri e Serena Rossi.
Tra gli esclusi eccellenti di Sanremo, spicca Andrea Sannino. Il cantante, in un post pubblicato a dicembre, ammise di essersi presentato con la sua ‘Voglia’ scritta in lingua napoletana ma la canzone fu scartata da Amadeus. Intervistato ai nostri microfoni ha raccontato cosa pensa del Festival che inizierà tra pochi giorni:
“Sanremo è una cosa che non spetta di diritto a nessuno. Rispetto la decisione del direttore artistico e di quelli che lo seguiranno negli anni. Ho voluto condividere la notizia non per polemica ma perché sono abituato a condividere col mio pubblico tutto quello che mi accade così come ho fatto quando sono risultato positivo al covid. Condivido vittorie e sconfitte.
L’esclusione di ‘Voglia’ non l’ho concepita come sconfitta ma come un sprono per riuscire negli anni a realizzare questo sogno. Ho proprio il sogno di Sanremo, ma quale artista non lo sogna? Faccio un in bocca al lupo per quest’edizione, che non sarà facile, ai cantanti in gara, alla direzione artistica e ai conduttori. Con un invito ad allargare nei prossimi anni il regolamento ed aprire anche un po’ di più ai suoni che provengono dalla nostra Terra“.
Poi Sannino fa un in bocca al lupo ai cantanti in gara:
“Greta Zuccoli, unica napoletana in gara, è una giovane straordinaria. Porta in alto la bandiera del bel canto come quello che siamo abituati a sentire qui nel nostro Golfo. In bocca al lupo a Greta, a Random e Ghemon, anche loro campani, e a tanti artisti che ce l’hanno fatta, sperando che il Festival si possa allargare anche a un genere che rappresenta ancora di più il romanticismo napoletano. Poi che non sia Andrea Sannino non è un problema, l’importante che ci sia”.