Monitoraggio ISS, RT oltre l’1 in 10 Regioni: “Evitate le occasioni di contatto, rimanete in casa”


L’ISS, Istituto Superiore di Sanità, come accade ogni venerdì, ha diffuso la bozza del monitoraggio, relativo alla settimana 15-21 febbraio, redatto in collaborazione con il Ministero della Salute. Nel report, reso noto dall’Ansa, si evidenzia la presenza di 10 Regioni con Rt superiore all’1.

ISS, bozza del monitoraggio 15-21 febbraio

Questa settimana l’Rt rimane stabile allo 0,99 ma in diverse Regioni l’indice schizza superando la soglia dell’1. Dunque si conferma per la quarta settimana consecutiva un peggioramento nel livello generale del rischio. Ammontano a 5 le Regioni/PPAA classificate a rischio alto, mentre l’ultimo aggiornamento ne registrava soltanto una. Queste sono: Abruzzo, Lombardia, Marche, Piemonte e Umbria. Di contro, diminuisce il numero di zone rientranti nella fascia a basso rischio.

La Basilicata presenta una situazione compatibile con uno scenario di tipo 3, rischiando di finire in zona rossa. Lombardia, Piemonte e Marche, invece, potrebbero slittare in fascia arancione. Si evidenzia una progressiva accelerazione nell’aumento dell’incidenza: 145,16 per 100.000 abitanti contro 135,46 per 100.000 abitanti della scorsa settimana.

Peggiora anche la situazione all’interno delle strutture sanitarie e il numero di Regioni con tassi di occupazione oltre la soglia critica sale a 8, rispetto alle 5 dell’aggiornamento precedente. In Campania, l‘allarme era già stato lanciato da Elio Manzillo, medico infettivologo e direttore della VIII divisione del Cotugno.

Alla luce di ciò, e considerando la diffusione delle varianti, l’ISS ribadisce: “Sono necessarie ulteriori urgenti misure di mitigazione sul territorio nazionale e puntuali interventi nelle aree a maggior rischio per evitare un rapido sovraccarico dei servizi sanitari. Bisogna innalzare le misure di mitigazione per raggiungere una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità”.

Un intervento già sollecitato dalla Fondazione Gimbe, nella figura del Presidente Nino Cartabellotta che, nel presentare gli ultimi dati esaminati, ha sollecitato l’introduzione di nuove misure nelle aree maggiormente colpite, per evitare un lockdown generalizzato.

“Risulta fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile” – si legge ancora dal report.

La situazione in Campania

Nel caso specifico della Campania, già passata in zona arancione, si rivelerebbe una situazione in progressivo peggioramento, tanto da non escludere il passaggio in fascia rossa. Stando ai dati del monitoraggio, con un Rt dell’1,04, per la Regione dovrebbe essere riconfermata la zona arancione. Quella rossa, infatti, scatterebbe oltre la soglia dell’1,25 e l’unica a rischiarla, attualmente, sarebbe la Basilicata.


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