La Galleria Vittoria come punto di partenza di un nuovo percorso per il Partito Democratico. Almeno così lo intendono i vertici napoletani, che stamane hanno inscenato un presidio alle spalle di via Chiatamone, il cui ingresso è ormai chiuso da mesi per i gravi problemi di staticità riscontrati, tanto da aver convinto la Procura ad ordinarne il sequestro.
“In questo punto si raccolgono tutti i flussi tra est e ovest della città” – spiega con dati alla mano Emma Buondanno, docente di architettura alla Federico II – “Bisogna procedere ad una ricognizione delle opere di urbanizzazione primaria, a progettare una nuova struttura di supporto alla galleria che sostituisca quella attuale e a restaurare le facciate monumentali. I dissesti sono generali, ci sono infiltrazioni dagli scarichi fognari dei palazzi, senza contare i tanti trafori che attraversano il monte, come la Galleria borbonica”.
Proposte che al momento sembrano rimanere solo su carta. “E’ dal 23 settembre che stiamo in queste condizioni” – denuncia Nicola Pezzullo, capogruppo PD alla I Municipalità – “Noi abbiamo prospettato varie soluzioni per la viabilità, si potrebbe almeno riaprire una corsia con l’installazione di tubi innocenti, così il traffico si alleggerirebbe un po’”.
Ad andarci giù duro è il presidente del PD metropolitano Paolo Mancuso: “La giunta de Magistris non è stata in grado di approntare alcun progetto di recupero, soltanto ora stanno facendo delle ispezioni per verificare staticità e percolazioni. Ma presto ci libereremo di questa situazione grazie ad un PD completamente rinnovato”.
E proprio la parola “rinnovo” sembra essere il centro della nuova strategia del PD, intenzionato a mostrarsi con un nuovo volto alla città, comprese quelle giunte di centrosinistra che sulla Galleria Vittoria non hanno agito come si doveva.
“Noi dobbiamo tenerci distanti col passato” – sottolinea infatti il segretario del PD Marco Sarracino – “Vogliamo rompere con quelle esperienze di centrosinistra che non hanno saputo risolvere l’inefficienza amministrativa. Oggi iniziamo un percorso nuovo, con un gruppo dirigente nuovo, e presidieremo di volta in volta tutti i luoghi della città che sono l’emblema dell’incapacità amministrativa.
L’assessore Clemente ci aveva promesso che entro un mese la Galleria Vittoria sarebbe stata riaperta, ed invece stiamo ancora così, la giunta comunale ha dimostrato superficialità. Come PD siamo diversi rispetto l’ultima stagione delle elezioni comunali, dove non a caso abbiamo perso”.
E per tracciare la nuova rotta serve anche un quadro di alleanze inedito e in grado di vincere la sfida delle imminenti amministrative. “Il nostro avversario principale è il centrodestra, ma ancor prima l’incapacità amministrativa” – prosegue Sarracino.
“Oggi abbiamo un tavolo aperto con diverse forze politiche, da quelle che hanno vinto alle regionali con Vincenzo De Luca al M5S, ma rimaniamo aperti a tutti coloro che ne sono interessati. Antonio Bassolino per noi è la storia del centrosinistra napoletano, con cui possiamo ritrovarci al ballottaggio. Ma è in particolare con i 5 Stelle che abbiamo un ottimo rapporto”.
“Rispettiamo il loro dibattito interno sulle perplessità che i consiglieri locali hanno espresso circa il tema delle alleanze, in questo momento vivono la difficoltà del nuovo governo Draghi, a cui si è arrivati con una crisi che come PD continuiamo a ritenere incomprensibile.
In Parlamento abbiamo costituito l’intergruppo PD-M5S-LeU, sui comuni della provincia come Giugliano il dialogo con il M5S ha prodotto cose positive. La strada è tracciata e da lunedì inizieremo questo nuovo percorso”.