La proposta di Bertolaso: “Vaccino? Dopo gli over 80 la priorità deve essere data a chi lavora”
Feb 28, 2021 - Chiara Di Tommaso
Stanno facendo molto discutere alcune dichiarazioni rilasciate ai giornali da parte di Guido Bertolaso. L’ex Capo della Protezione Civile e attuale consulente della Regione Lombardia per il piano vaccinale si è infatti espresso sui pochi vaccini a disposizione dell’Italia rilanciando in qualche modo l’idea della Moratti. L’assessore al Welfare della Lombardia aveva scatenato anche la reazione del governatore Vincenzo De Luca per alcune sue idee, poi ritrattate:
“Leggo con sconcerto le affermazioni della signora Moratti a sostegno di una distribuzione di vaccini legata al Pil delle diverse regioni. Si fa fatica a credere che si possa subordinare l’uguale diritto alla vita di tutti, a dati economici. Si direbbe che siamo a un passo dalla barbarie. La signora Moratti è persona intelligente e civile. Mi auguro che voglia chiarire che si è trattato di un’affermazione non meditata, che non risponde alle sue convinzioni”.
Ora è Bertolaso a proporre di fare i vaccini prima al mondo produttivo. In un’intervista al ‘Corriere della Sera’ ha dichiarato:
“Fermo restando che medici, infermieri e Rsa devono essere vaccinati, ci sta anche che si facciano gli over 80. Ma poi non si può continuare a scendere seguendo la fascia anagrafica“.
VACCINO: LA PROPOSTA DI BERTOLASO
L’ex Capo della Protezione Civile ha poi spiegato all’Eco di Bergamo la sua idea:
“Lo so, mi spareranno addosso, ma questa cosa va detta… Il Paese deve ripartire. Quindi sotto con chi lavora, chi sta in fabbrica, chi si muove, chi non ha potuto lavorare in questi mesi come bar e ristoranti. Per fare «la guerriglia» senza armi a sufficienza, i vaccini vanno usati in modo diverso e dove servono davvero, quindi soprattutto chi è maggiormente in contatto con la gente. Senza penalizzare le categorie più a rischio, ma oggi quello che sto facendo è ridurre il danno, non abbattere il contagio: dobbiamo ridurre l’ospedalizzazione e i ricoveri e usare i vaccini in modo differente”.