Napoli, ancora assembramenti nel weekend: zona arancione senza controlli
Feb 28, 2021 - Marina D'Alessio
Napoli, ancora assembramenti nel primo weekend in zona arancione della Campania e che fa preoccupare soprattutto per l’assenza di controlli sul territorio. Tutto il centro storico è stato infatti invaso da giovani senza mascherina che avrebbero continuato per tutta la serata da via dei Carrozzieri a Monteoliveto a Piazza del Gesù per quello che è sembrato essere un normale sabato sera. Anche oggi, complice la bella giornata, molte persone si sono riversate sul lungomare che è stato transennato.
Pubblicato da Comitato Vivibilità Cittadina su Domenica 28 febbraio 2021
Diverse le segnalazioni arrivate anche al consigliere Francesco Emilio Borrelli, che sul proprio profilo Facebook si è così espresso:
“Ritengo gravissimo che a Napoli, zona piazza del Gesù, e al corso Umberto di Torre Annunziata gli equipaggi delle forze dell’ordine siano stati pesantemente insultati dai giovani presenti. Dal centro storico partenopeo, via dei Carrozzieri, sempre nei pressi di piazza del Gesù, viene un altro video della vergogna con centinaia di giovanissimi assembrati e senza mascherina“.
Borrelli, che già la scorsa settimana aveva espresso la sua perplessità circa il prosieguo della movida anche in zona arancione e il verificarsi degli assembramenti a Napoli, pubblica su Facebook i video ricevuti dai cittadini per poi concludere:
“E’ giunto il momento di adottare misure severe per coloro che non hanno rispetto per la propria salute e per quella degli altri”.
Ore 20:00 circa di sabato 27 febbraio 2021.
Si presenta così lo spiazzo davanti il liceo Classico Umberto I a Chiaia…Pubblicato da Comitato Chiaia Viva e Vivibile su Sabato 27 febbraio 2021
A niente sarebbe servita per ora l’ordinanza di Vincenzo De Luca, nonché le sue dichiarazioni circa l’aumento della curva dei contagi che potrebbe generare portare ad una piena occupazione nei reparti covid:
“Per questo motivo è indispensabile frenare il contagio. Dobbiamo reggere con le terapie intensive e i posti letto attuali, magari utilizzando posti letto delle strutture private per non chiudere i reparti degli ospedali pubblici. Dobbiamo evitare di avere la saturazione e chiudere i reparti ordinari”.