E’ stato firmato il nuovo dpcm che sarà vigente dal 6 di marzo al 6 di aprile. Ad annunciarlo è il Ministro della Salute Roberto Speranza che spiega del lungo confronto avuto con le Regioni e con il Comitato Tecnico Scientifico. Il principio guida sarà la tutela della salute.
Queste le parole di Speranza in conferenza stampa in diretta da Palazzo Chigi:
“Per far ripartire il Paese bisogna prima vincere la battaglia sanitaria. E’ la prima mattonella per una fase di crescita e sviluppo. E’ un momento in cui la curva dà segnali robusti di risalita e facciamo i conti a livello mondiale con le varianti, in primis quella inglese e poi alcune presenze della variante brasiliana e sudafricana. Il decreto prova a mantenere un impianto di conservazione delle misure vigenti, viene confermato il modello di divisione per aree di colore. In queste ore sono in corso interventi mirati da parte di molti governatori volti a costruire un modello per limitare i contagi su specifici ambiti sub-regionali. L’innovazione più rilevante riguarda le scuole. La variante inglese che è prevalente ha una particolare capacità di diffusione nelle fasce più giovani, ciò ci ha portato a determinare che in area rossa le scuole di ogni ordine e grado saranno con dad. Lo stesso nei territori dove il tasso di incidenza su 100 mila abitanti in sette giorni sarà pari o superiore a 250. Valuteremo giorno dopo giorno l’andamento della curva. Voglio fare un appello ai cittadini, abbiamo sì bisogno di istituzioni forti che dicano al paese come stanno le cose ma abbiamo bisogno del contributo di tutto. Un’epidemia non si combatte con un dpcm o un’ordinanza, credo che il comportamento delle persone sia essenziale”.
Il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Gelmini spiega:
“Non è un dpcm last minute. Abbiamo lavorato per avere giorni prima le indicazioni e la bozza è pronta da venerdì. Stasera siamo in grado di completare questo dpcm per lasciare il tempo ai cittadini di uniformare la loro vita. Il dpcm è improntato alla massima condizione possibile col Parlamento. Le misure restrittive di cambio colore scatteranno da lunedì no da domenica per avere il tempo a chi compra materie prime di non deperire i materiale, abbiamo approvato la proposta di un tavolo tecnico per valutare i 21 parametri. Dal 27 marzo, a fronte di una prenotazione online, si potrà tornare a frequentare i luoghi della cultura. Venerdì si svolgerà la prima runione sul tema vaccini per accelerare su quello che sarà l’obiettivo principe del governo. La dad andrà potenziata con le risorse del recovery plan e supporti alla famiglie con i congedi parentali. Saranno stanziati ristori superiori ai 200 milioni di euro“.
Brusaferro:
“La settimana scorsa c’era un 18% di circolazione della variante inglese nel nostro paese con una stima di trasmissibilità aumentata dal 35/40%. Il 18 febbraio abbiamo fatto un’analisi in tutto il paese per individuare qualsiasi variante in tutte le Regioni grazie a 101 laboratori. La variante inglese ha una prevalenza stimata ad oggi (18 febbraio) del 54%. Nella prima metà di marzo sarà la variante dominante nel quadro epidemiologico italiano. In alcune Regioni del Centro Italia ci sono anche altre varianti, non usate questi dati per dare pagelle alle singole Regioni. Ci servono per capire dove meglio intervenire. Abbiamo una prevalenza della variante brasiliana del 4,3% diffusa in Umbria, Toscana e Lazio principalmente. Questo dato è preoccupante perché queste varianti sono nuove e devono essere stimate per capire se garantiscono o meno la stessa copertura vaccinale. Alcuni studi hanno mostrato come queste varianti possono ridurre l’immunità. La variante sudafricana è al 0,4%, casi al confine col Tirolo. La circolazione della variante inglese è maggioritaria e si trasmette in maniera più elevata, il modo migliore per contrastarla è ridurre le opportunità di diffusione aumentando le misure di restrizione. Per la variante brasiliana la sfida è il contenimento e intervenire in maniera chirurgica. La strada maestra resta il vaccino per una prospettiva di riapertura o convivenza nei prossimi mesi”.
Locatelli:
“Il Ministro della Salute ha chiaramente riportato l’attenzione rispetto al fatto che la variante inglese ha maggior potere infettante sulla popolazione pediatrica. Abbiamo dei dati che lo dimostrano. Colpisce di più la fascia tra i 10 e i 19 anni e tra i 6 e i 10 anni, vi è infatti un aumento di positivi. Questo non si associa a patologia più grave, la percentuale di soggetti in età pediatrica che necessitano di ricovero non differisce da quella osservata nei primi mesi. I bambini rimangono fortuitamente risparmiati dalle forme più gravi. L’aumento dei casi ha però portato a scegliere di optare per la didattica a distanza. Sappiamo da tempo che la variante inglese non mostra resistenza all’effetto protettivo indotto dalla vaccinazione con tutti e tre i vaccini. Per la variante brasiliana invece ci sono segnalazioni di colleghi brasiliani di soggetti che si sono reinfettati ma non vi è nessuna pubblicazione scientifica che ha messo nero su bianco questo tipo di informazioni. Questo dato andrà verificato. Anche in presenza di reinfezioni, di fatto non si dovrebbero connotare con formi gravi”.
Iniziano le domande, si comincia con quella su Pasqua e Pasquetta. Risponde Speranza:
“Le festività pasquali sono comprese nel dpcm, il governo valuterà col supporto tecnico scientifico l’evoluzione della curva”.
Sul prolungamento del calendario scolastico:
“Il tema della scuola è decisivo perché tocca diverse famiglie italiane. La variante inglese nei giovani diffonde il contagio perché possono portare il virus ai genitori, nonni. Verificheremo quello che avviene e valuteremo passo dopo passo. Ci sarà bisogno di un’ulteriore riflessione”.
Sui vaccini ai bambini parla Brusaferro:
“Sono in corso sperimentazione e i risultati arriveranno nel giro di qualche settimana. Quindi si potrà considerare la vaccinazione in età pediatrica”.