Covid, in Campania la variante inglese ha preso il sopravvento: 59,3% dei casi


Secondo i dati aggiornati dell’Iss, non solo in Campania ma, in Italia la variante inglese del covid ha preso il sopravvento. Al 18 febbraio scorso, sul nostro territorio, il 54% delle infezioni Covid-19 è dovuto alla variante inglese del virus SarsCov2, il 4,3% a quella brasiliana e lo 0,4% a quella sudafricana.

L’Istituto superiore di Sanità conferma che la variante inglese sta diventando quella “prevalente” nel Paese, e in considerazione della sua maggiore trasmissibilità “occorre rafforzare/innalzare le misure di mitigazione in tutto il Paese nel contenere e ridurre la diffusione del virus

Franco Locatelli – presidente del Css – ha poi spiegato in conferenza a Palazzo Chigi che “ci sono evidenze chiare sul fatto che la variante inglese è più trasmissibile nelle fasce di età comprese tra i 10 e i 19 anni, ma anche tra i 6 e 10 anni nelle quali vi è un aumento del numero di casi infetti come Sars-Covid 2“.

Tra le Regioni più colpite dalla variante inglese vi è senza dubbio la Campania, secondo i dati dell’Iss il 59,3% dei casi analizzati riguarda la mutazione britannica, il 2,3% quella brasiliana e invece 0% quella sudafricana. Proprio per questo espandersi pericoloso della variante e il conseguente aumento dei contagi, il Presidente De Luca ha deciso di chiudere le scuole fino al 14 marzo e la Regione potrebbe diventare molto presto zona rossa.

 

🦠#COVID19, LA VARIANTE INGLESE DIVENTA PREVALENTE

➡️ 54% delle infezioni da Sars-CoV-2 dovute a ‘variante inglese’…

Pubblicato da Istituto Superiore di Sanità su Martedì 2 marzo 2021


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