Il fratello di Maria Paola Gaglione, la giovane di 18 anni morta lo scorso settembre, sarà processato per omicidio volontario il prossimo 7 aprile davanti alla Corte di Assise di Napoli. A renderlo noto è l’Ansa.
La vita di Maria Paola si è spezzata a seguito di un tragico incidente. Si trovava in compagnia del suo amato, Ciro Migliore, e viaggiavano a bordo di uno scooter quando Michele Antonio Gaglione, fratello della ragazza, li avrebbe raggiunti. Stando alle versioni finora fornite, e che avrebbero costretto l’uomo a fare i conti con la giustizia, proprio lui avrebbe speronato il mezzo causando la morte di sua sorella.
La famiglia Gaglione era contraria alla relazione con Ciro ma, come sottolineano gli stessi genitori, non perché si trattasse di un trans, ma per altri aspetti. Di qui il presunto tentativo da parte di Michele Antonio di interrompere la relazione tra i due. A seguito della vicenda per lui è scattata l’accusa di omicidio preterintenzionale con tutte le aggravanti del caso.
Nel corso dell’interrogatorio in lacrime aveva dichiarato: “Non volevo ucciderla e non l’ho speronata. Mia sorella era per me come una figlia, aveva dieci anni in meno, mai avrei voluto provocare la sua morte. Non vedevo mia sorella da metà agosto, volevo parlarle, desideravo per lei una famiglia, che avesse figli, ma non volevo ucciderla”.
Ad oggi secondo gli inquirenti l’incidente, che risultò fatale per Maria Paola, sarebbe stato provocato proprio da suo fratello. Il Gip di Nola lo ha rinviato a giudizio e il 7 aprile si terrà la prima udienza.