Covid – i motivi della seconda ondata secondo lo studio di Paolo Ascierto. Poco più di un anno fa, precisamente il 9 marzo, l’ex Premier Giuseppe Conte annunciava all’Italia intera che stavamo per entrare in un lockdown nazionale. Il resto si sa, è già storia: corsa nella costruzione di terapie intensive, ambulanze ogni giorno portavano in ospedale i malati di covid e la sfilata dell’esercito con i morti.
Cura Ascierto – anche l’America la prova
Tutto però sembrava svanito con l’arrivo dell’estate, le misure si sono allentate, si poteva viaggiare sia in Italia che all’estero senza nessuna restrizione. Sembrava quasi un ritorno alla normalità, ma poi qualcosa è cambiato. A metà agosto i casi stavano iniziando a salire di nuovo, così come i morti e quindi di nuovo restrizioni. Ma era già tardi, la seconda ondata di covid aveva già fatto il suo ingresso nel Bel Paese.
Il ritardo nei controlli o addirittura screening mai fatti hanno portato ad un aumento considerevole di casi. Ed è proprio questo lo studio, pubblicato sulla rivista “Journal of Translational Medicine“, e condotto dal dottor Paolo Ascierto e da altri medici.
Lo studio stabilisce come anche tra i pazienti pre sintomatici, i livelli alti di diffusione virale nel tratto respiratorio superiore sono un fattore chiave nella trasmissibilità del virus. Inoltre, le cariche virali di SARS-CoV-2 sono state trovate altrettanto elevate nei quattro sintomatici gruppi canonici (pre sintomatici, asintomatici, tipici sintomi e atipici sintomi).
Per questo motivo, commentando lo studio sul proprio profilo Facebook, il professor Ascierto sottolinea “la necessità assoluta di intensificare i programmi di screening e di continuare a testare e mettere in quarantena tutti i casi positivi se vogliamo provare ad arginare anche la terza ondata“.
Dall’osservazione dei dati relativi ai contagi negli ultimi mesi, emerge che all’origine della seconda ondata di…
Pubblicato da Dott. Paolo Antonio Ascierto – Oncologo e ricercatore italiano su Giovedì 4 marzo 2021