Oggi è esattamente un anno da quando l’ex Premier Conte fece partire il lockdown nazionale. All’epoca non avevamo ancora idea della gravità della situazione né tantomeno quanto sarebbe durata la pandemia. Una cosa certo però fu che appena si scoprì il virus, tutti gli addetti ai lavori si attivarono per mettere a punto il prima possibile un vaccino efficace. Oggi, dopo un anno, di sieri anti covid in giro per il mondo ce ne sono diversi e le campagne vaccinale procedono – in qualcuno spedite in altri meno. Gli studi però sui vaccini e sul virus procedono senza sosta e secondo due ricerche pubblicate sul “British Medical Journal“, ai pazienti che hanno già avuto il COVID-19 potrebbe bastare una sola dose di vaccino a base di RNA.
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Il primo studio afferma che “gli individui positivi al virus hanno avuto una risposta immunitaria rapida dopo solo la prima dose di vaccino, che fosse quello Pfizer-BioNTech o quello Moderna. Ha anche scoperto che le persone che avevano precedentemente avuto covid-19 hanno riportato effetti collaterali più frequentemente dopo la prima dose, in linea con il livello riportato per la seconda dose negli studi sui vaccini di fase 3“.
Il secondo studio invece, dell’Università del Maryland, “ha esaminato le risposte anticorpali a una singola dose dei vaccini Pfizer-BioNTech o Moderna in 59 operatori sanitari. Coloro che erano stati precedentemente infettati da SARS-CoV-2 hanno avuto una chiara risposta anticorpale, che ha raggiunto il picco a 10 e 14 giorni dalla vaccinazione. In ogni momento, gli operatori sanitari con infezione precedente hanno mostrato livelli di anticorpi significativamente più alti rispetto a quelli che non erano stati infettati“.