L’Agenzia Italia del Farmaco (AIFA) ha da poco emanato una nota che spiega la sospensione di un lotto di vaccini AstraZeneca. “A seguito della segnalazione di alcuni eventi avversi gravi, in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi appartenenti al lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca anti COVID-19, AIFA ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo di tale lotto su tutto il territorio nazionale“.
Al momento non è stato stabilito nessun nesso tra questi eventi e la somministrazione del suddetto vaccino ma l’Italia non è l’unico Paese ad aver preso questa drastica decisione. Anche la Danimarca si è trovata a far fronte a diversi casi gravi di presunte reazioni al serio anti covid. La questione in questo caso riguarda problemi di coagulazione del sangue post vaccino.
Lo hanno reso noto le autorità. La decisione “segue le notizie di gravi casi di coaguli di sangue in persone vaccinate con il vaccino anti Covid-19 di AstraZeneca“, ha spiegato in un comunicato l’Autorità sanitaria danese, aggiungendo comunque che “al momento non è stato determinato che ci sia un legame tra il vaccino e i coaguli di sangue“.
Ritornando alle morti sospetti in Italia, in queste ultime settimane ne sono avvenute diverse. L’ultima in ordine di tempo riguarda un bidello di Acerra deceduto dopo la prima dose del vaccino AstraZeneca. Al momento gli inquirenti hanno sequestrato la salma per capire se ci sia un nesso tra i due eventi. Un po’ come successo con il corpo della professoressa di Napoli, deceduta dopo la somministrazione del siero: in seguito, tuttavia, è stato certificato il suo decesso per infarto intestinale.